Solo una questione di scelta; sarebbe questa sarebbe la ragione per cui, come abbiamo riportato qualche giorno addietro, HP sta pubblicizzando il ritorno di PC con Windows 7.
Dopo avere sostenuto in una mailing list che il vecchio sistema era tornato “A grande richiesta”, ora l’azienda americana minimizza e sottolinea che si tratta solo di una questione di assortimento. «Ci piace dare agli utenti la possibilità di scegliere il computer adatto a loro» spiega HP che poi aggiunge scrivendo a lettere maiuscole: «Non stiamo abbandonando Windows 8», evidenziando che i cinque computer proposti con Windows 7 sono disponibili anche in equivalenti configurazioni con Windows 8.
Intanto però alcuni numeri snocciolati dal sito MacWindows farebbero pensare che HP avrebbe anche altre ragioni per far tornare alcune macchine a Windows 7. Il tasso di adozione di Windows 8 sarebbe infatti peggiore persino a quello registrato al lancio di Windows Vista.
Net Applications a marzo del 2013 (cinque mesi dopo la messa in vendita del nuovo sistema) evidenziava che solo sul 2.67% dei PC era presente Windows 8; dopo cinque mesi dell’esistenza di Windows Vista, quest’ultimo vantava un market share del 4.52%. Ad agosto dello scorso anno, dopo dieci mesi dal lancio, Windows 8 ha finalmente superato Vista.
Stando sempre ai numeri di Net Application a dicembre del 2013 Windows 8 era sul 10.49% dei computer connessi ai suoi sistemi per il tracciamento dell’audience Internet, contro il 9.15% che vantava Vista 14 mesi dopo il lancio. Letti così i dati, non sembrano essere sfavorevoli a Windows 8 ma se nei calcoli si tiene conto di Windows 7, i numeri evidenziano l’insuccesso: Windows 7 dopo 14 mesi vantava il 20.9% di market share, il doppio di quanto riesce a fare Windows 8/8.1 in questo momento. Windows 7 è stato installato dal 10% degli utenti in soli cinque mesi, un terzo del tempo di cui ha avuto bisogno Windows 8 per vantare lo stesso risultato.