Torna una voce già circolata in passato: la statunitense AT&T pensa all’acquisizione di Vodafone in Europa per 99 miliardi di dollari. Le due società avrebbero da qualche tempo avviato negoziazioni formali e AT&T, starebbe valutando come dividere dopo l’acquisizione Vodafone, mantenendo alcuni asset e dismettendone altri.
L’amministratore delegato e presidente di AT&T Randall Stephenson avrebbe incontrato nel corso del World Economic Forum Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione Ue responsabile dell’agenda digitale, per parlare del potenziale takeover dell’operatore mobile britannico.
Stando a quanto riporta Sky News, Stephenson si sarebbe incontrato anche con Joaquín Almunia, Commissario europeo per la Concorrenza, anche se colloqui formali tra i due sulla questione sono stati smentiti. Discussioni potrebbero esserci state in merito ai programmi ai programmi di sorveglianza sistemica predisposti dalla National Security Agency statunitense, responsabile di aver monitorato, filtrato e registrato dati personali forniti da compagnie telefoniche. Quest’ultima faccenda obbligherà i funzionari a esaminare pesantemente ogni minimo dettaglio di potenziali accordi tra AT&T e Vodafone.
L’eventuale transazione non potrà avvenire prima della conclusione della cessione da parte di Vodafone del 45% di Verizon Wireless alla società controllante Verizon Communication.
L’accordo consentirebbe ad AT&T di sbarcare sul mercato europeo: “Un potenziale eccitante” secondo quanto ha dichiarato in passato Stephenson. La fusione tra le due società darebbe origine al più grande operatore di telecomunicazioni al mondo con una capitalizzazione da oltre 250 miliardi di dollari. Con più di 500 milioni di utenti di telefonia mobile su scala globale, la nuova entità permetterebbe di sfidare Google e Apple sul campo delle tecnologie che permettono di generare introiti da inserzioni pubblicitarie su dispositivi mobili.