Samsung e Google hanno siglato un importante accordo che prevede lo scambio reciproco di licenze per l’uso di brevetti e tecnologie sviluppate dalle due multinazionali. Nel comunicato però non vengono specificati i dettagli dell’operazione e nemmeno le tecnologie oggetto dell’accordo di cross-licencing: viene solamente precisato che il patto di mutua collaborazione ha la durata di ben 10 anni, un periodo di tempo lunghissimo per il settore della tecnologia.
La durata estesa dell’accordo e anche le dichiarazioni rilasciate dai dirigenti delle due società lasciano intendere che l’oggetto principale dell’accordo riguarda, molto probabilmente, tecnologie e brevetti per il settore mobile e che l’obiettivo ultimo sia fare fronte comune contro Apple, anche se il nome della multinazionale di Cupertino non viene mai dichiarato apertamente.
“Samsung e Google dimostrano al resto del settore che è possibile guadagnare di più dalla cooperazione (piuttosto che, ndr) impegnarsi in inutili dispute sui brevetti” ha dichiarato Seungho Ahn, responsabile della divisione proprietà intellettuali di Samsung. Lo stesso messaggio è ribadito nelle dichiarazioni di Allen Lo, deputy general counsel patents di Google: “Lavorando insieme su accordi come questo, le società possono ridurre il rischio di contenzioso e concentrarsi invece sull’innovazione”. Anche in questo caso risulta evidente il riferimento ad Apple e all’immensa diatriba legale ancora in corso contro Samsung.
Ricordiamo che Samsung è stata condannata da un tribunale statunitense per aver utilizzato senza licenza nei propri smartphone idee e brevetti depositati da Apple nel primo grande processo conclusosi nel 2013: Cupertino ha vinto in tribunale contro Samsung anche in altre nazioni. La guerra legale tra Apple e Samsung non è ancora conclusa: pochi giorni fa il giudice Lucy Koh del tribunale della California del Nord ha attribuito a Cupertino le prime vittorie parziali durante i lavori preparativi del secondo grande processo di cui la prima udienza è fissata per il 31 marzo. Il giudice ha nuovamente invitato le due parti alla mediazione, richiedendo l’incontro tra i rispettivi Ceo che dovrà avvenire entro il 19 febbraio: come è giù successo in passato osservatori ed esperti legali ritengono poco probabile che dall’incontro possa nascere un accordo tra Apple e Samsung che preveda una sorta di concessione reciproca di licenze per porre fine alla dispendiosa, in termini di tempo, energie e denaro, diatriba legale.