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Recensione JpegMini, l’utility che fa dimagrire i file in Jpeg

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Se dovessimo fare una statistica tra coloro che ci leggono e chiedere loro quali sono i documenti che occupano più spazio, siamo pressoché certi che un buon 50% ci dirà che, dopo i video, sono le immagini i file più ingombranti. Una libreria di iPhoto, ad esempio, può arrivare facilmente da 10 GB e anche più se si depositano foto di qualche anno di vacanze oppure si scattano molte foto. Per questo un’applicazione come Jpeg Mini (17,99 euro su Mac App Store) che promette di essere in grado di ridurre i file in Jpeg anche di 5 volte dovrebbe suscitare una certa attenzione. Abbiamo allestito così una prova di questo programma sviluppata dall’israeliana Beamr, un’azienda specializzata in tecnologie di compressione e ottimizzazione del video.

Jpeg mini che cosa fa
Jpeg Mini è un software per Mac che ha un unico scopo: ridurre le dimensioni dei file in Jpeg, dice lo sviluppatore, fino a cinque volte. Il sistema con cui questa operazione viene svolta ha aspetti molto tecnici, che non andremo qui ad esplorare. In linea generale, dice Beamr, viene analizzata la resa del colore e applicato un fattore di compressione che comprime oltre il livello standard le immagini. Poiché viene tenuto in considerazione il sistema con cui l’occhio umano legge il colore, l’output fotografico è sostanzialmente identico a quello di una immagine in Jpeg non compressa da Jpeg mini. Più la foto in Jpeg è grande, più alta percentualmente sarà la riduzione della foto: si va da un 30/50% (massimo) di una immagine da 1 megapixel al 70/80% di una immagine da 8 megapixel e oltre. Per raggiungere questo scopo Beamr ha messo in campo 18 tecnologie proprietarie sottoposte a brevetto. Il sistema usato è stato al centro di alcune presentazioni tecniche svolte alle Spie electronic Imaging di San Francisco e verificato con test basati sullo standard ITU BT.500 che ha determinato che non esiste alcuna differenza percepibile dall’occhio umano quando una immagine compressa con Jpeg mini è messa a confronto con l’originale o quando viene stampata su carta a 200 Dpi. Tutto questo significa che Jpeg mini, sulla carta, rappresenta l’ideale per chi ha larghe collezioni fotografiche di immagini residenti sul suo disco fisso e vuole ridurle.

Come funziona
Jpeg Mini è una applicazione molto semplice. Consiste di una finestra sulla quale potremo andare a trascinare le nostre immagini per ridurle. Le opzioni sono pochissime: potremo solo scegliere se fare sovrascrivere le foto con quelle compresse, oppure selezionare usando il comando cmd+o una qualunque cartella e anche disco fisso per vedere processate tutte le foto Jpeg che sono contenute al suo interno. Tra le opzioni c’è la possibilità di ridurre anche la risoluzione delle foto portandole a 960X720, 1600X1200 e 2592X1944, questo consente di ridurre ulteriormente, oltre il semplice fattore di compressione applicato dalla tecnologia Jpeg Mini, le immagini. L’interfaccia è altrettanto semplice: abbiamo una finestra su cui trascinare le immagini (non potremo però usare l’icona sul dock, una piccola scomodità che si percepisce tangibilmente quando si usa spesso Jpeg mini). Quando il processo sarà partito vedremo scorrere le foto e accumularsi delle loro rappresentazioni una sopra l’altra, mentre un contatore ci dice quanto spazio viene risparmiato. In alto un altro contatore ci dice quando spazio abbiamo risparmiato storicamente con l’applicazione.

Come va
Il primo test che abbiamo svolto è stato con 1 GB di foto che abbiamo copiato dalla nostra libreria iPhoto, in tutto 221 elementi scattati con differenti macchine fotografiche (Olympus OM-D E-M10, Fujifilm X-E2, Panasonic Lumix GX7, Canon Powershot X50, Panasonic LumiX DMC-TZ6). Il processo di analisi e ricompressione sul nostro MacBook Pro Retina 2,3 GHz con 16 Gb di Ram, è durato 5 minuti e dieci secondi. Al termine abbiamo ottenuto una cartella di solo 242,8 MB per una efficienza di oltre 4 volte, molto vicina a quella massima dichiarata da Beamr. Abbiamo anche provato a decodificare una immagine scaricata dal sito di Apple, una grafica di 507 KB portata da Jpeg mini a 355 Kb, ridotta quindi di 1,4 volte. Abbiamo poi selezionato una foto da 5,9 MB da 3648X2736 riducendola a 1,4 MB. Infine una foto da 12 MB (4092X3280)è stata portata da Jpeg mini a 3,6 MB Dal punto di vista della riduzione del peso delle immagini, dunque, non c’è alcun dubbio che Jpeg mini sia non solo facile da usare ma anche molto efficiente.

E per la qualità?

CONFRONTOjpegmini-1

immagineesempio copy

Qui sopra pubblichiamo le immagini a confronto.  Abbiamo attuato anche un crop al 300X con Photoshop (foto sotto) per verificare le differenze e la presenza di artefatti e come si può notare non si nota praticamente alcuna differenza visibile ad occhio nudo. Forse solo prestando molta attenzione e avendo a disposizione un eccellente display si noterà un punto di bianco leggermente inferiore sulla foto compressa rispetto a quella non compressa. Ma la differenza è tale da essere percettibile non da tutti e non con tutti gli schermi.

testcrop300percentogiusto

Non abbiamo svolto alcuna prova di stampa delle immagini compresse, da quel che si nota è altamente improbabile che con una stampa commerciale si possa percepire una differenza tra una foto in Jpeg non passata da Jpeg mini e una passata da Jpeg mini.

Conclusione
Jpeg mini fa egregiamente il suo lavoro, riduce sensibilmente e in maniera molto semplice le foto in Jpeg. Chi ha un’ampia libreria di foto potrebbe risparmiare diversi GB di disco fisso, anche una decina se avete la stessa libreria di foto di chi scrive che arriva a 35 GB e la qualità resterà sostanzialmente immutata. Questa opportunità è importante per chi, come i fotografi professionisti, salvano le loro collezioni in formato Jpeg (mantenendo sempre anche il formato RAW) per cataloghi e portafolio o anche semplicemente per creare lavori da inviare alla stampa o a riviste.

Jpeg mini rappresenta anche la soluzione ideale per chi gestisce un sito Internet e carica immagini; se si ha la necessità di caricarne molte nel corso della giornata (come accade a Macitynet) il risparmio di tempo potrebbe diventare molto tangibile e anche in questo caso i problemi sono ancora meno percettibili per la particolarità del media. È praticamente impossibile per chi naviga su un sito Internet, specialmente in assenza di un termine di paragone, notare che una foto è stata trattata da Jpeg mini.

Alla luce di tutto questo l’unico piccoli limite di Jpeg mini è nel prezzo: costa 17,99 euro (possibile anche scaricare una versione gratuita e con funzioni limitate), un costo non usuale per una utility fotografica, ma pienamente giustificato dalle sue funzioni e certamente ammortizzabile visto che per qualcuno significa risparmiare i soldi di un nuovo HD.me

Pro
– Riduzione massiccia delle dimensioni di un file
– Nessuna perdita di qualità visibile
– Semplicità d’uso

Contro
– Prezzo elevato per una utility consumer

 

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