Supporti Blu-Ray con capacità da 100-125 GB arriveranno entro la fine dell’anno permettendo di memorizzare filmati Ultra HD o 4K i cui contenuti richiedono enormi spazi d’archiviazione. Un film in 4K tipicamente può richiede anche 100GB, molto di più dei 25GB disponibili ora su un supporto Blu-ray single layer e molto, molto di più dei 4.7GB disponibili su un comune DVD.
Al momento l’idea della maggiorparte dei produttori è che i contenuti 4K saranno disponibili in streaming (tutti i big del settore stanno studiano accordi tra loro), ma la trasmissione di un flusso in questo formato richiede connessioni internet di qualità e larghezze di banda che in molte zone non sono disponibili e forse non lo saranno mai.
Un modo diverso per fruire di contenuti 4K potrebbe essere l’uso di supporti Blu-Ray di nuova generazione. Al sito The Australian, il vice-presidente della sezione consumer di Samsung Australia Philip Newton ha detto che la sua società dispone della tecnologia che permette di produrre Blu-ray ad alta capacità con quattro layer, ideali per la distribuzione di contenuti 4K.
A detta di Newton tali supporti arriveranno “entro la fine dell’anno” aggiungendo che non sarebbe un problema per il produttore creare player in grado di leggere i supporti con quattro layer.
Pare che la tecnologia per il supporto dei quattro layer è disponibile da anni ma che finora non è stata sviluppata per mancanza di accordi tra i produttori per definire standard comuni di riferimento per la memorizzazione dei contenuti.
I produttori vogliono in sostanza evitare quanto accade ai tempi della battaglia Betamax vs VHS tra la fine degli anni ’70 e ’80, con società quali Sony e JVC che battagliavano per imporre ognuna uno standard incompatibile con l’altro (alla fine il sistema che vinse fu il VHS, nonostante Betamax fosse tecnologicamente superiore per vari aspetti).
Nel caso del formato 4K, bisognerà accordarsi sul codec da utilizzare per la compressione dei contenuti. I contendenti sono: H.265 (standard di compressione video sviluppato dal Moving Picture Experts Group) e l’ultimo arrivato, il VP9 di Google.
Un supporto Blu-Ray consente tipicamente di memorizzare fino a 25GB di dati su un singolo layer; supporti con quattro layer permetteranno di arrivare fino a circa 100GB.
Come avevano già scritto qui, Singulus Technologies, un produttore di apparecchiature per la duplicazione di CD e DVD, aveva forse inavvertitamente rivelato in anticipo un nuovo supporto Blu-Ray da 100GB: in uno dei dispositivi pubblicizzati, si parlava infatti d’inesplicabili dischi Blu-ray a tre strati con capacità da 100 GB, probabile prova dell’arrivo di estensioni per il supporto della risoluzione 4K (3840 x 2160 pixel).
Ufficialmente la Blu-ray Disc Association (BDA) non ha annunciato nulla, anche se a gennaio dello scorso aanno era stata comunicata la creazione di una task force “per studiare la possibilità di includere nuove tecnologie al formato”, valutando anche la fattibilità tecnica di supportare il formato 4K, quattro volte la qualità 1080p.
Sony e Panasonic hanno qualche mese addietro annunciato la firma di un accordo volto allo sviluppo congiunto di uno standard per dischi ottici di prossima generazione per uso professionale, con l’obiettivo di sviluppare un disco ottico con una capacità di registrazione pari ad almeno 300 GB entro la fine del 2015; anche se questi supporti sono destinati principalmente alla registrazione dei dati, dimostrano la fattibilità di poter avere supporti con capacità maggiore rispetto a quelli odierni.