In occasione dell’evento Big Tent “Made in Italy: la sfida digitale” organizzato da Google, in collaborazione con Unioncamere, il chairman della grande “G”, Eric Schmidt, ha affermato: «L’Italia è straordinaria nel mondo, se questa straordinarietà riusciamo a portarla online, un piccolo pezzettino per volta, ne deriverà un grande contributo alla crescita del Paese. Noi siamo pronti a fare la nostra parte». Schmidt non ha esitato a bacchettare il governo, che ancora non riesce a garantire banda larga dappertutto sul territorio generando ritardi, ostacolo colmabile con un piano per il quale Schmidt prevede tre fasi: visibilità alle eccellenze ancora nascoste, diffusione delle competenze digitali e valorizzazione dei giovani, affinché diventino promotori della transizione dell’economia italiana al digitale.
Stando al report di Fattore Internet (sondaggio commissionato al Boston Consulting Group da Google che ha consentito di ottenere un report sull’economia di Internet in Italia), nel 2010, Internet ha contribuito al PIL italiano con 31,5 miliardi di euro, pari al 2%. Secondo le previsioni, questo dato più che raddoppierà entro il 2015; in uno scenario conservativo l’Internet economy rappresenterà 59 miliardi di euro, pari al 4,4% del PIL italiano, con un tasso di crescita annuo del 18%. In un momento di grande incertezza economica questo studio suggerisce che Internet potrebbe essere il motore della ripresa. Il report completo può essere scaricato da questo indirizzo.