Fin dai tempi della sua nomina a Primo Ministro della Russia, gli oppositori ed i rappresentanti dei governi stranieri hanno imparato a conoscere il caratterino di Vladimir Putin. Questa volta è toccato a Michael Dell, Presidente e CEO della società che porta il suo cognome, una delle più grandi aziende produttrici di computer al mondo.
CNN Money riporta che nel corso della cerimonia d’apertura del World Economic Forum di Davos (Svizzera), l’attuale Primo Ministro dell’Unione Russia-Bielorussia ha parlato per circa 40 minuti di vari argomenti spaziando dal perché il dollaro non può essere l’unica moneta di riserva, al perché è indispensabile una partnership con la Russia per la gestione delle risorse energetiche.
Al termine del discorso è stata data facoltà ai presenti di porre domande. Il primo quesito è stato posto da Michael Dell, il quale ha prima elogiato le abilità tecniche e scientifiche russe e successivamente ha chiesto: “Come possiamo aiutarvi affinché si diffonda l’Information Technology in Russia?”. Apriti cielo: il Primo Ministro è notoriamente “allergico” alle offerte di aiuto dei paesi occidentali sin da quando, dopo il crollo del regine comunista, arrivarono a Mosca centinaia di consulenti strapagati per fornire indicazioni rivelatesi errate e poco utili. L’irritato Putin ha risposto a Dell, dicendo: “Non abbiamo bisogno d’aiuto e non siamo invalidi o con limitate capacità mentali”.
Lo “sfogo” di Putin ha colto di sorpresa l’uditorio. Il Primo Ministro ha accennato a provvedimenti del governo nel suo paese compresi quelli attuati in alcuni remoti villaggi siberiani e per chiudere il discorso con Dell ha affermato che gli scienziati e matematici russi sono rispettati per le loro produzioni software e non per l’hardware. Secondo la CNN un modo come un altro per dire che chiunque può ormai costruire quella ferraglia, quello che conta è il software.
Il povero Michael non ha potuto fare altro che restare con la coda fra le gambe, probabilmente giurando a se stesso di non rifare mai più un errore simile.
[A cura di Mauro Notarianni]