Come abbiamo riportato qualche giorno addietro, la compagnia Delta avrebbe deciso di andare controtendenza rispetto ad altre compagnie aeree e, anziché iPad, distribuire ai piloti il Surface 2 di Microsoft. AppleInsider ha intervistato un pilota dell’aerolinea che ha dichiarato senza troppi giri di parole che loro vogliono iPad. Secondo l’aviatore il contratto tra Microsoft e Delta è frutto di accordi che hanno a che fare con retribuzioni, contratti di viaggio e con lo staff Information Technology di Delta che da sempre “se la intende” con la casa di Redmond.
Delta ha iniziato a provare l’iPad come EFB (Electronic Flight Bag) per la gestione delle attività di volo, nel 2011, subito dopo che la Federal Aviation Administration (‘l’agenzia del Dipartimento dei Trasporti statunitense incaricata di regolare e sovrintendere a ogni aspetto riguardante l’aviazione civile) aveva dato il suo assenso all’uso del tablet di Apple all’interno della cabina di pilotaggio. Dopo aver impiegato iPad per tanto tempo nelle fasi di test è pertanto sorprendente l’annuncio di voler usare ora il Surface 2, dispositivo appena presentato da Microsoft e per il quale è previsto un piano di impiego a pieno regime “entro due anni”.
L’American Airlines aveva iniziato a studiare iPad come sostituto della borsa di volo già nel 2010, ottenendo l’approvazione della FAA nel dicembre 2011 e consegnando a giugno dello scorso anno ai piloti 8.000 iPad collocati nelle cabine di Boeing 777, 767, 757, 737 e MD-80. Dal 10 luglio di quest’anno anche i piloti della compagnia regionale Americam Eagle (controllata da American Airlines) hanno adottato iPad.
I “due anni” di cui parla Delta hanno probabilmente a che fare con la necessità della FAA di testare e approvare i dispositivi di Microsoft. I Surface, infatti, non sono stati ancora autorizzati per l’uso nella cabina di pilotaggio e sarà necessario tempo e varie analisi prima dell’approvazione.
Dietro la mossa potrebbero esserci pressioni di Microsoft, disperatamente alla ricerca di modi per attirare stampa, web e far parlare dei nuovi dispositivi e della loro adozione. La prima variante di Surface, infatti, non ha riscontrato il favore del pubblico: un flop che è costato a Microsoft ben 900 milioni di dollari. La casa di Redmond ha commissionato troppi tablet con Windows RT, molti più di quelli che poi sono stati effettivamente venduti. Migliaia di prodotti sono rimasti nei magazzini, costringendo l’azienda a tagliare il prezzo nel tentativo di eliminare o almeno ridurre le scorte. Tra le ultime mosse di Redmond in questo senso ricordiamo la distribuzione del tablet con forti sconti specifici per scuole e università.