Pascal Cagni è l’ex vice presidente di Apple responsabile del mercato Europeo, un manager che nel corso della sua lunghissima carriera per la Mela ha portato al vertice dei profitti l’azienda in un mercato non sempre semplice come quello del vecchio continente. L’ex manager, intervistato da LesEchos, ha parlato di Apple, società per la quale ha lavorato fino allo scorso anno. A suo dire la casa della Mela può permettersi prezzi più alti rispetto alla concorrenza, con iOS 7 e il processore a 64 bit dell’iPhone 5s, inoltre, ha esclusività sufficienti in grado di differenziarla dalla concorrenza e giustificare costi maggiori; per Cagni, Apple non ha alcun interesse a fronteggiare una guerra dei prezzi contro i produttori di dispositivi Android.
L’ex manager afferma che, nonostante il prezzo, anche l’iPhone 5c sarà un trionfo e sarà “un successo anche in Cina”. Il costo non è necessariamente un problema per questo mercato: accordi con China Mobile permetteranno ai dispositivi Apple di arrivare nelle mani di molte persone. Il problema che deve risolvere Cupertino è consentire l’accesso a iTunes da questo paese (pare che nel frattempo Apple stia predisponendo a Hong Kong data center dedicati).
All’inevitabile domanda sull’iWatch, Cagni non sembra entusiasta più di tanto dell’eventuale disponibilità futura di un simile dispositivo e afferma di guardare con molto più interesse alle potenzialità di un televisore progettato a Cupertino.
Cagni è adesso consigliere non esecutivo di Vivendi (una società francese molto attiva nel campo dei media e delle comunicazioni) e ha investito in diverse società, una delle quali è Netatmo, produttrice delle stazioni meteo wireless che s’interfacciano con dispositivi iOS.