Dopo aver visto nel filmato di questa pagina il primo approccio all’interfaccia di Galaxy Gear andiamo a vedere da vicino il particolari estetici dello smartwatch di Samsung che presenta forme sinuose e moderne che cercano in qualche modo di attenuare una delle caratteristiche che saranno probabilmente tra le più criticate: l’elevato spessore.
Mentre infatti le dimensioni dello schermo sono quelle che dettano l’accessibilità alle informazioni e che in questo caso sono ben sfruttate con una fantastica qualità di visualizzazione ed un’ottima leggibilità (almeno nell’ambiente in cui gear era esposto) dall’altra parte lo spessore rivela le difficoltà, anche per una azienda con la tecnologie avanzate a disposizione come Sansung, di abbinare una durata delle batterie accettabile – si parla di 25 ore – con delle capacità di elaborazione-collegamento in grado di rendere l’esperienza d’uso gradevole.
Certo chi usa un phablet delle dimensioni di un galaxy S4 o un apparecchio ibrido come i Note con capacità telefoniche sarà sollevato dal non dovere avvicinare all’orecchio o alla bocca il classico “padellone” o di utilizzare entrambe le mani per accedere alle sue funzioni ma l’oggetto con cui accessoriare il proprio polso ha una sua evidente “pesantezza”.
Samsung ha praticamente cercato di eliiminare tutti gli angoli retti sia per rendere più “morbido” il contatto tra la pelle e il suo smartwatch sia per rendere lo spessore indefinito o indefinibile. L’impatto che Galaxy Gear ha sul polso è abbastanza pesante soprattutto se pensiamo alle dimensioni minute di una donna o una ragazza: lo spot dell’azienda coreana visto durante lo show nasce per dimostrare il contrario ma le immagini dalla demo che mi mostriamo confermano i nostri dubbi.
L’altro fattore importante è quello dell’interfaccia che si riduce praticamente alle possibiltà di scorrimento (viste nel nostro video) non dissimili a quelle di iPod nano touch, di accesso a menu con opzioni e di clic su un ben evidente bottona a destra del quadrante che è facilissimo trovare e comodo da premere.
Il resto della nostra analisi dei dettagli lo trovate a commento delle nostre 3 pagine di immagini che vi mostrano da vicino anche la fotocamera-videocamera, il microfono, l’allaccio del cinturino, il retro della cassa e tutte le viste che ci permettono di apprezzare lo sforzo dei designer Samsung.
In questa seconda pagina andiamo a vedere come l’orologio si interfaccia con il polso ed altri dettagli dell’assemblaggio di un oggetto alla fine parecchio complesso visto che distribuisce diverse componenti elettroniche in tutta la sue estensione, dallo schermo al cinturino e persino alla fibbia ogni elemento del classico orologio viene messo al servizio delle capacità di input e output che a loro volta vanno a servire il tablet o lo smartphone a cui Galaxy Gear viene collegato
Nella galleria qui sotto vediamo come lo spessore elevato diventi problematico al polso delle signorine che provano ad indossarlo.
C’è da dire che Samsung ha utilizzato un sistema antifurto incredibilmente brutto e assolutamente disfunzionale rispetto a quelle che dovevano essere le funzioni dello showcase: mostrare un nuovo prodotto con una “patacca” coloccata all’interno collocata con due fibbie in contrasto con la finitura superficiale del telefono non aiuta certo ad apprezzare le qualità dei materiali e il design dell’oggetto.
Nell’ultima pagina della nostra galleria troviamo un excursus dell’interfaccia che va a completare quello effettuato nel nostro video: si tratta oltre che della visione della schermate con matrice 2×2 anche, in pratica, di una galleria delle applicazioni già pronte e installate su uno dei modelli in mostra: si tratta di una vasta scelta di app che permettono di collegare il telefono con strumenti software già presenti sul tablet e di offrire anche una gestione ed elaborazione autonoma in alcuni casi.
Da notare anche la gestione del gear dai telefoni e tablet di samsung: in una schermata apposita abbiamo tutte le opzioni di collegamento e configurazione che sarebbe impossibile gestire con comodità sullo smartwatch.