Ericsson contro Samsung. Ecco la nuova strana coppia (che scoppia) dell’IT. L’azienda svedese ha infatti ha chiesto all’ ITC USA di vietare l’importazione dei Galaxy S III, Galaxy Note e Galaxy Tab 7.7, così come altri prodotti Samsung tra cui le TV, in quanto i prodotti violerebbero i suoi brevetti; questo aver depositato due cause contro Samsung presso la Corte Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto Orientale del Texas.
La svolta è arrivata dopo due anni di negoziati, per spingere Samsung a pagare i costi di licenza per i brevetti dichiarati essenziali per le implementazioni degli standard di settore. Secondo Ericsson, a Samsung è stato chiesto di pagare la stessa tariffa dei suoi concorrenti, a condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie, basate sull’ampio utilizzo che Samsung fa della loro tecnologia in tutto il mondo; Samsung invece si sarebbe rifiutata di accettare tali condizioni e di negoziare.
Samsung, d’altro canto, sostiene che Ericsson ha richiesto royalties “irragionevolmente alte” per lo stesso portafoglio di brevetti già concessi a prezzi più bassi nel precedente accordo; secondo Samsung le richieste di Ericsson sarebbero quindi in contrasto con l’obbligo di concedere le licenze essenziali a condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie. L’azienda sud coreana avrebbe fatto numerose proposte a Ericsson, come scambi di licenza trasversali o differenti forme di accordo, ma la società svedese si è sempre opposta.
I brevetti in questione si riferiscono ai dispositivi elettronici per le comunicazioni wireless e il trasferimento di dati attraverso la tecnologia di radiofrequenza e i protocolli di comunicazione standardizzati GSM, GPRS, EDGE, W-CDMA, LTE e Wi-Fi 802.11.
Sono ormai ben note le battaglie legali fra Samsung ed Apple; ora l’azienda Sud Coreana si trova sotto assedio anche da parte di Ericsson; ricordiamo che l’azienda svedese è al momento il più grande attore mondiale attivo nel settore delle vendita degli apparati di reti per le telecomunicazioni con una quota di mercato di circa il 35%. I suoi standard e le sue tecnologie sono essenziali per il mercato e Samsung potrebbe trovarsi in netta difficoltà nel caso in cui dovesse perdere questo contenzioso.