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Kodak uscirà dalla bancarotta ma non sarà più la stessa

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Si avvicina alla conclusione la vicenda di Kodak: l’azienda ha ottenuto il via libera dal giudice per poter uscire dalla procedura fallimentare, ma ciò che sopravviverà di Kodak sarà solo un pallido ricordo della gloriosa azienda un tempo leader del settore fotografico. Dopo la dichiarazione di fallimento del gennaio 2012, il progetto di risanamento proposto dall’azienda per uscire dalla crisi finanziaria ha ricevuto l’approvazione del tribunale.

L’azienda però abbandonerà del tutto il mercato consumer, non produrrà più nulla destinato alle persone ma sarà una società specializzata nella stampa commerciale dedicata alle azienda. Una realtà ammessa dallo stesso giudice Allan Gropper che spiega come l’azienda sarà caratterizzata “per molti versi una nuova operatività”. Ricordiamo che un grande numero di brevetti utili sia per il mondo consumer che per altri scopi più specificatamente industriali sono stati ceduti ad un consorzio capitanato da Google ed Apple, una strana alleanza che mirava a conquistare quel che serve per la creazione di macchine fotografiche digitali per la telefonia. Kodak era un leader del settore del digital imaging; anzi nei suoi laboratori è stata creata da Steven Sasson la prima macchina fotografica digitale del mondo; era il 1976, la digicamera pesava 3,5 KG e il suo sensore era da 0,01 megapixel (100×100 pixels).

Il giudice si è anche lasciato andare ad alcune dichiarazioni nostalgiche, che rendono vivida la percezione attuale nei confronti di un’azienda di tale calibro ormai caduta dal sua piedistallo in maniera così rovinosa: “Kodak è uno dei nomi più noti del business americano. Il suo declino è una tragedia della vita economica americana.” Parole che fanno riferimento soprattutto alle decine di migliaia di posti di lavoro persi negli ultimi anni: la società uscirà dal fallimento contando solo 8.500 lavoratori, mentre negli anni d’oro fu capace di raggiungere l’impressionante cifra di 145.300 nel dipendenti nel 1988.

Per quanto riguarda il futuro, l’avvocato di Kodak e l’attuale CEO si sono dichiarati ottimisti, convinti della possibilità che l’azienda riesca ad emergere come nuovo leader, seppur in mercati di nicchia. Oltre alla stampa commerciale, Kodak continuerà a produrre componenti dei sensori touch-screen per smartphone e tablet per computer e pellicole per il cinema.

 

kodak stock

Sul lato finanziario gli azionisti sono i veri perdenti: mentre i creditori garantiti saranno liquidati completamente e i creditori non garantiti creditori riceveranno 4-5 centesimi per ogni dollaro, gli azionisti non riceveranno nulla. Probabilmente è sufficiente il grafico qui sopra, relativo alle azioni Kodak, per riassumere in una sola immagine il declino dell’azienda un tempo sinonimo di fotografia.

Per i meno giovani, vogliamo riproporre uno storico spot Kodak andato in onda in Italia a partire dagli anni 80, associato poi per anni all’espressione “ciripiripì Kodak”, che farà sicuramente correre indietro nel tempo i ricordi e, per qualcuno, risvegliare molta nostalgia.

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