I risultati di Jobs al box office Usa nella settimana di debutto riflettono le critiche negative che il film ha ricevuto fino ad oggi: proiettato in circa 2.381 sale, ha racimolato in totale 6,7 milioni di dollari di incasso, circa 2.814 per sala, risultato che lo colloca al settimo posto nella classifica del week end e che non lascia ben sperare per un’eventuale crescita nei prossimi giorni. A confronto al primo posto si piazza The Butler: proiettato in 2.933 sale, ha incassato circa 25 milioni di dollari, pari a 8.527 per sala.
Delusione anche per Ashton Kutcher: il riscontro di Jobs al box office Usa è uno dei più bassi tra quelli dei film in cui Kutcher appare come protagonista, superiore solo a La figlia del mio capo, che aveva debuttato nel 2003 con soli 4,9 milioni di dollari. Unica consolazione ai risultati di Jobs al box office USA è il rapporto tra incassi e costi: sembra infatti che la produzione del film sia costata solo 12 milioni di dollari.
E’ molto probabile che il film riesca a recuperare del tutto i suoi costi di produzione (considerando anche gli incassi non solo nelle sale USA ma anche nel resto del mondo) e a concludere in maniera positiva il bilancio delle sue proiezioni, ben lontano da qualunque record ma limitando il flop, visto che nel primo weekend di proiezione ha già infatti recuperato oltre la metà dei suoi costi. In proporzione il film ufficiale in produzione presso Sony potrebbe avere un budget molto più elevato, dal quale ci si aspetterà un riscontro di pubblico molto più elevato.