La collaborazione tra Apple e Harman Kardon prosegue con gli speaker (subwoofer + satelliti) SoundStick che rappresentano la miglior scelta per chi mette il look al primo posto.
E per quanto riguarda praticità e prestazioni sonore? Ecco il nostro test.
Introduzione
Dopo iSub Harman Kardon ha pensato bene di accontentare anche tutti quegli utenti che non disponendo del sistema Odissey (per ovvie ragioni di design dell’involucro) come gli iMac DV piu’ recenti volevano abbinare al Mac un sistema dalle indubbie qualità estetiche e sonore.
E cosi’ dopo iSub sono arrivati i cugini Sound Stick che abbinano ad una unità subwoofer di dimensioni simili anche due elementi per la riproduzione della gamma medio alta delle frequenze…
(Per la spiegazione del funzionamento sub-woofer + medio-alti vi rimandiamo all‘introduzione della prova di iSub)
I SoundStick sono collegabili a qualsiasi Mac con interfaccia USB di serie: iMac (anche vecchia serie) G3, G4, Cubo, iBook (anche vecchia serie) e PowerBook dal Lombard in poi.
La Confezione
Nell’esemplare oggetto del test il materiale fornito consiste nel subwoofer verio e proprio, nell’alimentatore multitensione (una piccola scatoletta che andrà vicino alle vostre prese di alimentazione) e nei Sound Stick veri e propri… piu’ o meno dei “bastoni” sonori che portano ognuno 4 trasduttori per la gamma medio-alta.
Non ci sono altri software o hardware particolari visto che il dispositivo viene automaticamente riconoscito dall’iMac a cui viene collegato se questo é dotato di MacOS 9.04.
E’ quindi necessario dotarsi di tale aggiornamento via internet se il sistema preinstallato é meno recente.
Il cavo dell’alimentatore é di notevole lunghezza ed e’ comunque staccabile per facilitare il trasporto. Il cavo USB é solidale con il subwoofer ed ha una lunghezza di circa 2 metri sufficiente a collocare l’iSub nella posizione desiderata.
Vediamoli da vicino: Design, Costruzione, Collegamenti
Il subwoofer ha le stesse identiche dimensione di iSub e la stessa estetica (per le foto vi rimandiamo alla prova citata sopra) ma la funzionalità e’ diversa: in questo caso l’amplificatore inserito nella base serve anche i satelliti (gli “stick”) per la riproduzione delle frequenze medio alte ed è quindi previsto il relativo collegamento con una “T” che porta le due prese RCA a cui vanno collegati gli spinotti.
Nella foto potete verdere il fondo del subwoofer con, partendo da sinistra, la presa per l’alimentatore, il cavo per i satelliti, il cavo USB e la manopola di regolazione del volume che interviene solo sulla riproduzione dei bassi e non sul volume complessivo.
Il fatto che tutto il sistema non abbia un volume “generale” è compensato dalla disponibilità, sulla quasi totalità delle applicazione di riproduzione (player CD, DVD e MP3) della regolazione del volume attraverso i tasti freccia o combinazioni di essi con command o alternate.
Veniamo agli speakers che andranno a fare bella figura sul vostro desktop: si tratta di un elemento verticale con 4 trasduttori per le frequenze medio alte: i “bastoni” sono collegati ad un anello dal look metallico che serve da solida base e che permetteanche l’inclinazione del fronte sonoro nel caso la posizione degli stessi sia molto in basso rispetto al piano d’ascolto oppure decidiate di appenderli (!).
All’interno dello stick troviamo anche un condotto che dovrebbe giovare alla rinforzo della gamma media aumentando l’effetto “cassa armonica” dello speaker.
(cliccate sulla foto a destra per vedere il particolare)
La cura dei particolari è ottima: essendo l’involucro completamente trasparente anche i collegamenti interni devono essere esteticamente perfetti: Harman Kardon ha pensato di nascondere le saldature dietro delle simpatiche “palline” azzurrognole perfettamente in tinta con la base (si veda la foto a sinistra)
L’installazione
E’ semplicissima: basta collegare l’alimentatore e inserire la USB nel vostro iMac.
Se avete il pannello di controllo suono aperto vedrete comparire un nuovo speaker.
Questa vi permetterà di regolare il livello sonoro per ciascun speaker del vostro sistema: ciò é utile soprattutto se, con particolari collocazioni dell’iSub il volume dei bassi potrebbe diventare eccessivo.
E’ possibile collegare i SoundStick anche a computer acceso: gli speaker verranno riconosciuti e il suono passarà attraverso il più potente sistema esterno.
Le Prestazioni
Abbiamo provato gli speaker in un ambiente di dimensioni generose, con un’area molto superiore a quelle del normale utilizzo che ne farà l’utente (in salotto, in ufficio, nello studio di casa) proprio per valutare la capacità di generare una buona pressione sonora anche al massimo del volume.
I risultati sono ottimi: se non si spinge la regolazione “a manetta” il suono è riprodotto perfettemente con una ottima esecuzione delle medio alte e un fronte sonoro ampio e allo stesso tempo ben definito: merito degli “Sticks” che indubbiamente portano l’insieme a dei risultati migliori dell’accoppiata iMac DV+ iSub (che d’altronde hanno delle limitazioni costruttive per la collocazione dei medio alti).
Abbiamo notato un fenomeno di “clipping” (la sospensione per una frazione di secondo dell’emissione) al massimo volume ma il fenomeno dovre
Naturalmente la sorgente nel senso di modello Mac utilizzato, conta pochissimo. Noi li abbiamo collegati ad un iBook Firewire e ad un G4 Cube ottenendo risultati apprezzabilissimi sia con i CD (Jazz, Fusion, Ambient Music) che con l’audio dei DVD (ovviamente non c’e’ effetto surround) ricchi di effetti speciali.
Se consideriamo che iMac, PowerBook, iBook e Cubo non alcuna ventola possiamo dire che l’insieme di SoundStick e un sistema Apple è un fantastico connubio tra estetica e pulizia del suono al di sopra di qualsiasi scatolone wintel mai provato.
Non sostiturirà un buon impianto HI-FI ma vi permetterà di creare un sistema per l’ascolto domestico integrato ed esteticamente appagante.
Conclusioni
Esistono in commercio sistemi di amplificazione e diffusione del suono molto piu’ economici e forse con possibilità di regolazione più ampia, con lo stesso prezzo potete pensare anche di prendervi un piccolo sistema surround economico ma sicuramente non esiste nulla di più bello e in stile con tutti i modelli di Mac più recenti in grado di suonare così bene.
[aggiornamento quasi 20 anni dopo… i Sound Stick di Harman Kardon sono diventati come ci aspettavamo a suo tempo un prodotto iconico che ha superato tempi e mode: nel 2013 il Museo di Arte Moderna di New York ha incluso iSub nella sua collezione e ancora oggi esiste un modello aggiornato di Sound Stick (la versione III) venduto con successo da Harman Kardon che ora fa parte di Samsung. Potete trovare i Soundstick degli anni 2020 su questa pagina di Amazon]