Nella causa di Apple contro Samsung interviene Obama. L’azienda coreana infatti, per causa di un veto del Presidente, non vedrà applicato il bando alla vendita di alcuni prodotti Apple che doveva entrare in vigore da lunedì. Obama ha infatti applicato il diritto di veto sulla disposizione della US International Trade Commission che aveva deciso di fermare la vendita negli Stati Uniti di iPhone 4, 3Gs e 3G e dell’iPad originale e di quello di seconda generazione.
Samsung aveva ottenuto il bando, non particolarmente rilevante dal punto di vista commerciale, ma certamente molto significativo dal punto di vista simbolico, nel contesto di una delle tante cause che vedono opposta Apple e la società coreana. Secondo quest’ultima alcuni prodotti di Apple utilizzerebbero senza licenza tecnologie e brevetti di proprietà di Samsung. Apple aveva replicato a questa accusa, appellandosi al rifiuto da parte della rivale di applicare le condizioni di licenza Frand (fair, reasonable, e non-discriminatory), termini che l’avrebbero obbligata a cedere i brevetti in questione in quanto indispensabili per l’implementazione di una certa tecnologia (nel caso di apple la connettività cellulare), ad un costo calmierato e senza usarli per frenare la competizione. La commissione per il commercio aveva però dato ragione a Samsung, decidendo di bloccare la vendita dei dispositivi.
Obama e la sua amministrazione avevano fatto capire da tempo che il dispositivo era problematico non tanto nel contesto della vicenda che oppone Apple a Samsung, quando dal punto di vista strategico. Blocchi alle vendite fondati su presupposti di questo tipo, ovvero usando come maglio brevetti indispensabili per interi comparti tecnologici, unite al fenomeno tutto americano dei patent trolls, è l’opinione del gabinetto del presidente, corrono il rischio di mutilare seriamente il progresso.
Nella lettera con la quale il Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti d’America, Michael Froman, motiva il veto al bando firmato personalmente da Obama, spiega che esso deriva proprio dalla necessità di impedire che i cosiddetti SEP (standard essential patents) siano usati per fermare la concorrenza «dare in licenza i SEP nei termini Frand – scrive Froman – è un elemento importante della politica dell’amministrazione per promuovere l’innovazione e il progresso economico». Froman invita l’US ITC in futuro a tenere in considerazione «rimedi nel pubblico interesse», prima di disporre una sentenza e sottolinea di avere intenzione di far sì che non ci siano bandi a prodotti in conseguenza di azioni legali su brevetti essenziali.
La lettera si premura anche di precisare che non c’è alcun intento con il veto di determinare chi ha ragione e chi ha torto nel caso che oppone Samsung ad Apple. «Al contrario il titolare dei brevetti se lo ritiene giusto può continuare a perseguire i suoi diritti in un’aula di tribunale.