Un altro analista ipotizza ritardi per la produzione di iPad. A dare conferma a quanto sostenuto nei giorni scorsi da Canaccord Adams è Vijay Rakesh, di ThinkEquity.
‘La produzione di iPad – dice l’analista in una nota riportata da Barron’s – sarebbe dovuta decollare a febbraio, ma i volumi a marzo sono ancora bassi’. Secodo Rakesh, in ogni caso, le ricadute effettive sulla reale disponibilità commerciali dovrebbero essere lievi e non influenti sul bilancio complessivo annuale di Apple. In marzo dalle linee di assemblaggio di (probabilmente) Foxconn dovrebbero uscire intorno a 200/250mila unità ma ad aprile maggio potrebbero già essere tra 800mila e un milione.
Le cifre di ThinkEquity sono piuttosto simili a quelle stilate da Peter Misek, analista di Canaccord Adams secondo il quale in marzo usciranno dalle fabbriche cinesi circa 300mila unità che diventeranno un milione nel mese di aprile.
Le ragioni del ritardo, non chiare (non dovrebbero comunque essere legate a problemi di produzione o a componenti con qualche tipo di difetto), potrebbero incidere sulla quantità di prodotti disponibili nel giorno del lancio, costringendo Apple a distribuire la macchina inizialmente solo negli Usa.
Al momento non è chiaro se i due analisti abbiano attinto alla stessa fonte o a due fonti diverse. Non è neppure dato di sapere quanto sarebbero attendibili le fonti (o la fonte). Ieri un sito taiwanese che solitamente ha buone entrature con i produttori di componenti aveva di fatto sminuito la rilevanza delle voci su una produzione al di sotto del livello previsto, sostenendo che in realtà le fabbriche cinesi stanno lavorando a pieno regime per raggiungere il livello di produzione previsto per il tablet.