Non può che essere soddisfatta Apple: su 10 documentari candidati ai premi Oscar, ben 9 sono stati realizzati con l’aiuto di Final Cut Pro. I dieci titoli selezionati sono a loro volta divisi in due categorie: “Best documentary feature” e “Best Documentary short subject”. Nella prima categoria, abbiamo: “Burma VJ” (reportage sulla rivolta dei monaci birmani scritto e diretto dal regista danese Anders àstergaard), “The Cove” (documentario shock che testimonia la mattanza, in Giappone, di oltre 20.000 cetacei tra delfini, stenelle e globicefali), “Food, Inc” (denuncia gli aspetti negativi dell’industria alimentare americana), “The Most Dangerous Man in America: Daniel Ellsberg and the Pentagon Papers” (ispirato alla controversa figura di Daniel Ellsberg, un consigliere del Pentagono che all’inizio appoggiava la guerra in Vietnam), “Which Way Home” (segue il percorso di alcuni bambini abbandonati nel loro viaggio attraverso il Messico, per raggiungere il confine con la California).
Nella seconda categoria, abbiamo: “China’s Unnatural Disaster: The Tears of Sichuan Province” (sul tremendo terremoto che ha colpito la provincia di Sichuan in Cina nel 2008 ha ucciso 70.000 persone lasciando sotto le macerie un numero impressionante di bambini), “The Last Campaign of Governor Booth Gardner” (racconta la storia del governatore dello stato di Washington per due legislature che affronta una campagna per rendere legale il suicidio nel suo Stato), “The Last Truck: Closing of a GM Plant” (gli ultimi mesi di vita di uno stabilimento General Motors), “Music by Prudence” (messaggio di speranza della cantautrice disabile Prudence Mabhena), “Rabbit à la Berlin” (affascinante lezione di storia, vista dagli occhi degli animali).
L’unico titolo nel quale non è stato usato Final Cut è “Burma VJ” per il quale è stato usato un sistema di video editing di Avid.
[A cura di Mauro Notarianni]