Leggere su Kindle è una esperienza, come per gli altri lettori di eBook, notevole. Migliore di qualsiasi altro schermo con tecnologia LCD e migliore grazie alla connessione e portabilità di molte altre soluzioni. Però il Kindle è un apparecchio in più da mettere in borsa, per quanto sottile, leggero e stiloso. E costa 250 euro circa. Per questo, secondo un rapporto di ricerca, in realtà è suscettibile di attacchi da parte di altri apparecchi della convergenza.
L’epitome di questo tipo di apparecchi, secondo la società di ricerca Flurry, è l’iPhone. Lui sta diventando rapidamente il lettore di eBook di riferimento. Perché i testi ci sono, sono sempre di più per il piccolo schermo dell’iPhone, e la lettura casuale e spontanea, magari aspettando un treno o il tram, è più facile che non con quel bell’oggetto del Kindle, che però uno non si porta sempre dietro.
Dopo essere diventati degli apparecchi per i giochi, quindi, mettendo in crisi PSP di Sony (che sta cercando di reinventarsi il modello del download) e Nintendo DS, adesso è la volta del Kindle a finire nel mirino di iPhone. Un mirino che a quanto pare fa sparare con la precisione di un killer. Secondo i dati raccolti da Flurry, a settembre i libri per iPhone (compresi quelli sull’applicazione software di Amazon, Kindle per iPhone) hanno superato per la prima volta il “muro” dei giochi presenti e scaricabili. La carica dei libri è fortissima e da luglio a ottobre si vede la crescita nel numero delle applicazioni presenti sullo store di Apple.
Amazon, che nel 2009 secondo Forrester Research ha venduto circa 3 milioni di Kindle negli Usa, cerca di “pompare” più apparecchi che può, compatibilmente con i ritmi di produzione degli stabilimenti cinesi di Foxconn. Apple invece ha già piazzato 57 milioni di iPhone e iPod touch, un numero tale da potersi permettere di fornire agli editori un potenziale mercato molto maggiore. E ancora si deve vedere cosa succederà con il tablet di cui si parla con insistenza da due anni…