Oltre 200 siti che vendevano suonerie e altri “servizi” di telefonia mobile a bambini o adolescenti sono stati fatti chiudere o modificare nei contenuti dall’Unione Europea dopo un’indagine. La decisione fa seguito ad una indagine svolta dalla Commissione Consumatori su 301 realtà , dal giugno 2008, questo a seguito di denunce sporte da genitori e consumatori in genere.
L’Autorità italiana antitrust, riferisce AGCM, ha deciso le sanzioni in ragione della scarsa chiarezza, ad esempio, sul numero di suonerie vendute per il prezzo menzionato, oppure sui costi. Prima dell’entrata in vigore della normativa europea a tutela del consumatore l’Autorità aveva inoltre avviato 7 procedimenti conclusi con sanzione per messaggi pubblicitari ingannevoli.
La cosa preoccupante è che oltre la metà dei siti finiti nel mirino dell’Ue si rivolgevano subdolamente ai bambini, usando immagini di cartoni animati o di personaggi televisivi noti. I più giovani sono spesso vittime inconsapevoli di questi servizi. Secondo il Movimento per la difesa del Cittadino, in Italia il 41,3% dei ragazzini tra gli 8 e i 15 anni ha chiamato almeno una volta un numero ritrovandosi poi abbonato in modo inconsapevole a un servizio di download di loghi e suonerie, senza riuscire a disattivarlo.
Nel nostro paese il provvedimento è consistito da un richiamo alla chiusura vera e propria, passando per la richiesta di modifiche del messaggio pubblicitario. Nove società si sono viste prescrivere multe per un valore di circa due milioni di euro. Si tratta di Telecom Italia, Vodafone, Wind, Dada, Zed, H3G, Zeng, Fox Mobile e Tutto gratis.
[A cura di Mauro Notarianni]