Cinque click e poi stop. Google cede alla pressioni degli editori — e soprattutto del vecchio magnate dell’editoria mondiale l’australiano Rupert Murdoch — limitando il numero di click che si possono fare dall’aggregatore automatico Google News. Dopo cinque notizie gratis, addio agli articoli senza pagare se il sito prevede così: la “facciata” diventa quella dell’iscrizione obbligatoria al singolo giornale online.
à la nuova mossa a sorpresa, che a preso in contropiede la maggior parte degli osservatori, nella grande lotta tra contenuti digitali e produttori del mondo analogico. Murdoch, ma non è l’unico, si è mosso a lungo per cercare di trovare il modo di bloccare il predominio di Google nella aggregazione delle news, arrivando a minacciare di ritirarsi dalla parte della rete controllata da Google con il suo aggregatore Google News.
L’idea è che i contenuti e le news in rete tra poco diventeranno tutte (o quasi tutte) a pagamento, e che non sarà possibile per gli aggregatori come Google News “saltare” il dazio iniziale, fornendo oltretutto spesso in maniera gratuita i link interni o “profondi” al contenuto del giornale in formato web.
Adesso bisognerà cercare di capire quale possa essere la moneta di scambio che Google ha richiesto. Si tratta davvero di un “cedimento” a fronte delle minacce di ritirare contenuti di interi gruppi editoriali come quello di News Corp, oppure in cambio Murdoch e altri editori hanno offerto magari una esclusiva per quanto concerne le piattaforme che Google sta costruendo, ad esempio basate su Android e Google Chrome OS?