Il caso garanzie che ha colpito Apple in Italia produce i suoi effetti in tutta Europa. Nel corso delle ultime ore, Apple ha infatti modificato tutte le diciture nei principali paesi del Vecchio Continente, per rendere chiaro che Apple Care offre vantaggi aggiuntivi a quelli già tutelati dalle leggi convenzionali. Questi diritti vengono esplicitati con un link diretto alle politiche di garanzia messe nero su bianco per molte nazioni, un PDF simile a quello che da tempo è scaricabile dalla pagina Apple Care italiana
Le policy di garanzia vere e proprie non sono cambiate; Apple garantisce direttamente i prodotti nel primo anno, nel corso del secondo ci si deve invece rivolgere al venditore (che può essere Apple stessa se il prodotto è stato comprato in un Apple Store, anche on line), secondo quanto dettano le norme europee. In precedenza però nella pagina dell’Apple Care, fatto salvo per l’Italia dove Cupertino era stata pesantemente sanzionata dall’authority antitrust, non si faceva chiaramente cenno ai diritti legali, né si linkava il documento esplicativo degli stessi diritti. Chi comprava Apple Care correva il rischio di non sapere che per buona parte le garanzie offerte dal pacchetto erano in realtà già di diritto offerte o da Apple o dal venditore.
L’adeguamento di Apple alle disposizioni di legge in materia di garanzie arriva dopo le note critiche, in realtà una sorta di ultimatum rivolto a Cupertino, di Viviane Reding, Commissario della Giustizia EU, i diritti fondamentali e la cittadinanza, che nel mese di marzo ha incoraggiato gli stati membri ad intervenire contro le policy di Apple che risultavano non in linea, in particolare dal punto di vista della chiarezza dei diritti reali, comparati a quelli offerti dalla AppleCare Protection Plan, con i regolamenti europei.
L’adeguamento di Apple sulle garanzie, come accennato, è l’approdo finale di una vicenda che è iniziata proprio in Italia. Nel 2011 Apple è stata multata per 900mila euro dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per aver fornito informazioni fuorvianti ai consumatori sulle politiche di garanzia; condanna e multa confermate anche dopo il ricorso in appello di Apple. Esattamente un anno dopo, nel dicembre del 2012, Apple ha poi rivisto le informazioni su AppleCare Protection Plan incassando prima però un’ulteriore multa di 200mila euro. La revisione era a giudizio di tutti gli osservatori l’unica mossa possibile per Cupertino dopo l’ultimatum dell’Unione per evitare esposti e l’insorgere di cause legali in ognuno degli stati membri.
In ogni caso la variazione potrebbe essere solo il preludio a un radicale mutamento delle politiche di assistenza aggiuntive. Apple starebbe infatti pianificando di trasformare Apple Care in un contratto di assistenza che copre non tanto il dispositivo, quanto il cliente con tutti i suoi dispositivi.