Apple ha intenzione di riutilizzare lo slogan ‘Think Different’? La prospettiva di una nuova edizione, magari rimaneggiata e adeguata ai tempi, della popolare campagna che a fine anni 90, per la precisione nel 1997, aveva segnato il rilancio del Mac accostando il volto di famosi “ribelli” alle convenzioni capaci di cambiare la società come e Albert Einstein, Bob Dylan, Martin Luther King, Jr., Muhammad Ali, Mahatma Gandhi, Frank Lloyd, giunge da alcuni siti che notano la registrazione dello slogan avvenuta proprio ieri.
Secondo quanto si apprende dalla nota sottoposta all’ufficio dei brevetti americani e riportata dallo stesso al numero 77882684, Apple ha cominciato ad utilizzare il motto ‘Think Different’ il 28 settembre del 1997. La ragione per cui solo oggi, ad oltre 12 anni di distanza dalla prima apparizione Cupertino abbia richiesto la registrazione del titolo della campagna pubblicitaria non è nota. Quello che è certo è che la scritta ‘Think different’ è tornata ad apparire sulle scatole dei nuovi iMac, in calce alle specifiche della macchine e che nella richiesta di Apple lo slogan può essere applicato anche a dispositivi portatili e dispositivi elettronici in genere. Quest’ultimo dettaglio potrebbe voler dire, a seconda dei punti di vista, che Apple ha semplicemente cercato di coprire anche questa fascia di prodotti che oggi include prodotti come iPhone e iPod non inclusi in precedenza perché non esistevano o che, come dice qualcun altro, l’obbiettivo è quello di rilanciare lo slogan in occasione della presentazione del futuribile tablet.
9to5Mac, un sito che in passato ha dimostrato di avere qualche discreto aggancio negli ambienti che gravitano intorno ad Apple, sostiene che nelle stanze dei MediaArts Labs parte di TBWAChiatDay, la società che ha creato la campagna Think Different (oltre che il mitico spot 1984), si è tornata a parlare di essa, ma senza alcun specifico e concreto sviluppo.
Chi non ricordasse la campagna perché troppo giovane (anagraficamente o per la piattaforma), può dare un’occhiata ai filmati proposti qui sotto in due versioni, originale in inglese ed italiana, con la voce di Dario Fo. Se ne coglierà facilmente la capacità di far trasparire lo spirito visionario, ribelle che si voleva attribuire ad Apple.