A novembre di quest’anno, Microsoft Cina ha lanciato un servizio di microblogging denominato “MSN Juku” il quale, con modalità simili a Twitter, offre un servizio di messaggistica per contenuti di testo di 140 caratteri. La novità rispetto ad altri servizi simili è la presenza di una chat line e schermate aggiuntive che consentono di monitorare e leggere i messaggi della lavagna sui contatti in chat.
Una società concorrente che offre un servizio analogo denominato “Plurk” ha ora accusato Microsoft affermando che quattro quinti del codice usato dalla piattaforma e dall’interfaccia sono stati copiati di sana pianta. Sul blog di Plurk, a dimostrazione delle asserzioni sono comparsi frammenti di codice e schermate che confrontano le due piattaforme e dalle quali sembrerebbe effettivamente emergere la scopiazzatura.
MSN è un network di comunicazione molto diffuso in Cina, soprattutto negli ambienti lavorativi e negli uffici. China Domain Registry Agency ha calcolato che sono almeno 124 milioni gli utenti di social network nel paese (un terzo dei suoi utenti Internet): la metà di questi, almeno una volta al mese, posta un messaggio su siti di microblogging.
Non è la prima volta che Microsoft è accusata di plagio; l’ultima volta è accaduto a novembre di quest’anno: lo sviluppatore Rafael Rivera che cura il sito withinwindows.com ha affermato di avere le prove che Microsoft stava usando il codice sorgente di un progetto Open source/GPL in maniera indebita per un’utility che permetteva di copiare i file di setup di Windows 7 su DVD o memorie USB consentendo di installare il sistema operativo da dischi esterni o chiavette. Il software è stato dopo pochi giorni rimosso e rilasciato tempo dopo con la corretta licenza da software libero.
[A cura di Mauro Notarianni]