Nonostante Google non abbia ancora precisato le ragioni che hanno portato alla chiusura di Google Reader, prevista per il prossimo mese, alcune voci, giorno dopo giorno, lasciano trapelare parte delle motivazioni che hanno convinto Mountain View a prendere tale decisione. Le ultime sono quelle di Richard Gingras, Senior Director, News & Social Products di Google, che ha fatto riferimento ad un cambio di abitudini degli utenti nella fruizione delle notizie durante la giornata:
Gli utenti con smartphone e tablet fruiscono delle notizie a spizzichi e bocconi durante il corso della giornata, atteggiamento che ha sostituito i vecchi comportamenti standard di consumo di notizie magari durante al colazione o come una piacevole lettura alla fine della giornata.
In questo senso Google ha tentato di adeguarsi ai nuovi modelli di comportamento, non solo offrendo agli utenti l’ormai consolidata via del social news attraverso Google Plus, ma pensando probabilmente ad un’applicazione della stesa filosofia di Google Now, che in futuro potrebbe essere in grado di offrire ai lettori la “notizia giusta al momento giusto”, grazie alla profilazione sempre più massiccia delle abitudini e preferenze dei navigatori.
In uno scenario di questo genere un prodotto come Google Reader, che vede ormai una fruizione delle notizie secondo la “vecchia scuola” ovvero la ricezione passiva di una serie di articoli, non trova più spazio. Ovviamente non tutti gli utenti appartengono alla categoria di coloro che consumano le notizie in maniera casuale e frammentata; per questo le alternative a Google Reader, sempre fedeli all’impostazione legata a cari vecchi feed RSS, non mancano.