Prima gli USA, dove a New York è iniziato il balletto degli iPhone che non sono più stati venduti a causa dei problemi di sovraccarico dei ponti radio. Poi Londra, la capitale britannica, dove le telefonate crollano per un soffio di venti, i dati non arrivano se c’è un palazzo con le imposte chiuse e dove il telefono non squilla se passa un piccione a volo radente.
Nei libri di urbanesimo la città di New York e i suoi satelliti, come quella di Londra e dei suoi satelliti, sono state citate a lungo come l’esempio massimo di “città mondiali” e di più grossi agglomerati urbani del pianeta, prima che negli ultimi venti anni partissero alla carica le città dei paesi emergenti. A studiare la fenomenologia di New York e di Londra ci si sono messi, tra prima e dopo la guerra, autori del calibro di Peter Hall proprio con “Le città mondiali”. Nessuno però avrebbe mai immaginato che queste due capitali dell’economia, della politica e della tecnologia sarebbero state le prime città anche in un altro campo: quello di chi non ce la fa a tenere dietro all’iPhone per infrastrutture inadeguate.
Di New York abbiamo già parlato nei giorni scorsi. Adesso emerge lo stesso problema di rete anche a Londra. E succede una cosa inedita: O2, l’operatore che in esclusiva offre i servizi di telefonia mobile con iPhone, si scusa con gli utenti. E promette i mettere molto presto un tappo al porto e far migliorare la situazione.
Il numero uno di O2, , cioè Ronan Dunne, si è scusato per i problemi con il Financial Times: “Laddove non abbiamo raggiunto i nostri stessi elevati standard, non c’è dubbio alcuno che ci scusiamo con i nostri clienti. Ma sarebbe sbagliato sostenere che O2 abbia fallito la gestione del servizio per i suoi clienti “en masse””. O2 adesso è al lavoro per rendere la rete più prestante e i servizi anche a Londra di massimo livello. L’inedita sorpresa causata dal troppo successo di iPhone, dalla ineguagliata capacità che ha di far usare servizi e scaricare applicazioni rispetto ai telefoni della concorrenza, aggiungendo quindi ulteriore carico sulla rete, verrà comunque mitigata nelle prossime settimane anche da un altro fattore.
In Gran Bretagna è infatti finita l’epoca dell’esclusiva per la sola O2, controllata della spagnola Telefonica. Adesso anche Vodafone e Orange di France Telecom mettono il piede nel mercato iPhone britannico. E i problemi di rete cominceranno a diluirsi, probabilmente.