Panasonic e Sony hanno annunciato una tecnologia che consentirebbe di ottenere maggiore spazio di memorizzazione dai supporti Blu-Ray esistenti. La tecnologia, denominata i-MLSE (Maximum Likelihood Sequence Estimation), è in grado di misurare la qualità di lettura/scrittura dei supporti consentendo a masterizzatori e lettori di superare alcuni limiti imposti allo standard. Le due società pensano di poter già produrre dischi da 33.4GB per layer, in opposizione ai supporti odierni da 25GB, e mettere a disposizione dischi dual-layer da 66.8 GB.
Contrariamente ad altri sistemi tentati da alcuni produttori, l’approccio di Sony e Panasonic si basa per lo più su modifiche software e non richiede nuovi laser o impostazioni particolari per ottenere lo spazio extra; alcuni produttori, tuttavia, potrebbero aver bisogno di aggiornare l’hardware, poiché il nuovo formato richiede performance in real time elevate per funzionare correttamente.
Sony, in particolare, spera che l’i-MLSE diventi uno standard ampiamente accettato e probabilmente proporrà le modifiche alla Blu-ray Disc Association (il consorzio d’imprese che sviluppano il supporto e la tecnologia) in modo che diventino parte integrante dello standard. L’opzione consente di avere a disposizione più spazio, possibilità interessante per membri dell’associazione quali Apple (che pure ad oggi non ha un solo prodotto compatibile con lo standard Blu-ray), Dell, LG e Samsung ma anche per i produttori cinematografici che hanno così a disposizione ulteriore spazio per minuti ed extra in più.
[A cura di Mauro Notarianni]