Solo qualche capo di stato e poche supermodelle possono dire di aver raccolto più copertine di Steve Jobs. Per la precisione, ottantanove, secondo il computo e la raccolta fatta da Kuodesign. Una raccolta che testimonia l’estrema popolarità del co-fondatore di Apple e il lungo percorso che ha attraversato e continua la sua via attraverso il mondo della tecnologia.
Le copertine, visibili gratuitamente a questo indirizzo apapretngono a testate economiche, generaliste e tecnologiche. Sono a prevalenza americane: si va da Time a Forbes, da Fortune a Newsweek, ma anche a quelle più particolari come UnixWorld, RedHerring, il popolare mensile per le piccole e medie imprese, “Inc.”, i mostri sacri (nei rispettivi campi) come Wired e Life.
Si arriva persino a qualche copertina “straniera”, tra le quali spicca l’italiana di Applicando, speciale Apple Expo di qualche anno fa in cui parlava Steve Jobs, oppure le copertine speciali come quella del Time che anticipava l’uscita dell’iMac abatjour, o quella “eccessiva” del New York, settimanale della Grande mela un po’ “leggero” e gossipparo, che metteva la faccia di Jobs fortemente rielaborata, con tanto di improbabili occhiali trasparenti, e il titolo enorme “iGod”.
Da ricordare anche la copertina di Fortune in cui poche settimane fa Steve Jobs è stato eletto “Ceo of the Decade”, siglando così il significato più profondo del suo lavoro da quando è tornato al timone di Apple. Una carriera spettacolare, alla quale si aggiungeranno cento altre copertine.