Prima è stata Microsoft, che nel novembre del 2008 ha aggiunto Netflix all’offerta software a bordo della sua console Xbox 360. Poi Sony, che nel novembre 2009 ha fatto lo stesso con la sua Playstation 3. Adesso, arriva anche Nintendo, con l’annuncio ufficiale che pure Wii avrà a breve (entro primavera) il servizio di streaming di film a bordo.
La console di Nintendo era fin da principio in realtà la candidata ideale per il servizio, vista la connettività ma anche il bassissimo rumore e la sua forte vocazione multimediale in epoca di televisione analogica. Wii non ha mai avuto compatibilità né con i nuovi Blu-ray né con i vecchi Dvd video.
Con il proliferare di televisori HD, delle connessioni in banda larga e super-larga e dei film digitali, l’aggiunta del servizio Netflix a Wii pare oggi sottolinare il divario tecnologico fra la console della casa di Kyoto e quelle della concorrenza, dotate peraltro anche di hard disk capaci di contenere i film in memoria cache, cosa che Wii può fare con più fatica e solo aggiungendo memorie allo stato solido SD.
L’annuncio di Nintendo è significativo anche perché è il primo in cui si legge il desiderio da parte della casa giapponese di inseguire la concorrenza, anziché guidare l’innovazione con questa generazione di console. Negli ulltmi mesi sia Sony che Microsoft hanno guadagnato terreno con i loro rispettivi apparecchi, mentre Nintendo (che era riuscita a conquistare il mercato con la nuova categoria dei giocatori occasionali) sta rallentando e molti si chiedono se l’attuale modello di business e generazione di console non stia arrivando alla fine della parabola ascendente, per precipitare in maniera rapida nel prossimo futuro.
Sony e Microsoft stanno investendo moltissimo sul gaming online e sulla possibilità di acquistare giochi o aggiunte di giochi venduti su Dvd o Blu-ray tramite l’online, oltre ad aver aggiunto l’integrazione con Facebook, Twitter e altri servizi di social network. Nintendo, che aveva guidato anche l’introduzione di avatar antropomorfi nel mondo delle console con i “Mii”, ha in realtà una presenza online molto più limitata e timida, anche per proteggere la parte più giovane del suo pubblico dai rischi della rete.
