La presentazione di Opera Next è l’occasione per la società di chiarire il ciclo di sviluppo del browser. La società fa sapere che le versioni disponibili sono sempre tre: Developer, Next e Opera. La prima variante è solitamente instabile e riservata agli sviluppatori, la seconda è una sorta di beta o la variante che porta verso la release definitiva; la denominazione Opera spetta solo alle release definitive. Contrariamente a Google e Mozilla, la software house norvegese non stabilisce tempi precisi di rilascio tra una versione e l’altra; ovviamente tra una major release e quella successiva ci saranno sempre versioni Developer e Next ma con tempi variabili secondo vari fattori.
L’attuale versione di Opera Next (quella che diventerà Opera 15), come abbiamo scritto in dettaglio qui, integra svariate migliorie, ma la più importante è l’adozione di Chromium, il motore usato anche da Google per Chrome (a sua volta basato su Blink) che dovrebbe fornire elevate prestazioni grazie ad un sistema di rendering delle pagine molto avanzato. Nell’ultimo Opera Next sono presenti nuove modalità di ricerca con suggerimenti durante la digitazione, funzionalità migliorate per l’Accesso Rapido, una funzionalità denominata Discover per avere notizie e articoli sulla propria nazione o regione anche divise per categorie, come per esempionews, cibo, tecnologia e altri interessi.