Un fiume di innovazione che potrebbero se non trasformare l’iPad e l’iPhone, se non altro, cancellare diverse delle critiche che i due dispositivi, incluso quello più recente (come spesso accade al lancio di un nuovo prodotto Apple), hanno raccolto e continuano a raccogliere. Ecco quello che si nasconderebbe nel codice di iPhone Os 3.2 reso disponibile in concomitanza con la presentazione di iPad e ora sottoposto ad una vera e propria vivisezione dai più esperti ‘coders’ del mondo, impegnati un po’ per cominciare a mettere le basi per nuove applicazioni e un po’ per curiosità , nel cercare informazioni non rivelate da Apple ma indice di tracce del futuro.
Il più dettagliato ed esaustivo degli articoli apparso fino ad oggi su Internet è quello pubblicato questa notte da Engadget che con l’aiuto di alcuni sviluppatori ha compilato una impressionante lista di funzionalità rese possibili o semplicemente probabili da quel che si vede in iPhone Os 3.2.
Il sistema operativo ha, solo per citare gli elementi di maggior rilievo: supporto al controllo ortografico e grammaticale (quest’ultimo per ora solo in inglese) nei campi di testo anche in applicazioni Web (come Safari), possibilità di aggiungere parole da parte dell’utente, supporto ad un host USB, MobileStorageMounter (un elemento che potrebbe servire a montare dischi esterni), capacità di riconoscere direttamente un display esterno e di selezionarne la risoluzione, possibilità per un’applicazione di modificare la versione standard del menù ‘copia e incolla’, supporto all’invio immagini punto a punto, supporto ad una versione molto più sofisticata della gestione delle font con gestione altrettanto sofisticata della formattazione del testo, tracce di un supporto preliminare dell’upload di file da Safari, pubblicità in grado di interpretare la locazione e di mostrare quindi un annuncio basato sul luogo dove ci si trova, possibilità da parte delle applicazioni che hanno accesso alla funzione mappe di fare la stessa cosa, iniziale supporto all’input di scrittura a mano.
A tutto questo si aggiungono anche altre informazioni raccolte dallo stesso Engadget secondo cui una “estrema fiducia” avrebbe garantito che l videochiamata è una delle funzioni previste per il futuro. Il nuovo firmware conterebbe infatti codice grazie al quale sarebbe possibile gestire una web cam e orientare la visualizzazione del video. Un sistema consentirebbe, inoltre, la visualizzazione del video in una porzione più piccola dello schermo con potenziali funzionalità multitasking, benché non sia del tutto evidente che questo sia il preludio alla preparazione di un completo ambiente multitasking.
Interessante anche il supporto per lo scaricamento dei file e il loro browsing via web: ciò potrebbe potenzialmente significare la possibilità di utilizzare file presenti sull’iPhone, iPod touch e iPad, scaricandoli da un browser web (una mancanza lamentata tipicamente dagli utenti Symbian e Windows Mobile). In più ricordiamo che è praticamente confermato che iPad è in grado di gestire una cartella “pubblica” all’interno della quale salvare file prodotti dalle applicazioni, file che poi possono essere scambiati con un computer, una procedura che sembra essere utile in vista del lancio di applicazioni da ufficio, come iWork.
Supporto grezzo per funzionalità quali l’invio e la ricezione degli SMS sarebbe stato, invece, individuato nell’iPad.
Da quel che si può intuire, il firmware 3.2 potrebbe quindi essere sarebbe solo un passo provvisorio, prima del rilascio della più completa e complessa versione 4.0. A marzo del 2008 e del 2009 Apple ha organizzato speciali eventi nel corso dei quali sono state presentate revisioni dei firmare dell’iPhone OS, tipicamente presentando le versioni definitive in concomitanza delle conferenze riservate agli sviluppatori. Potrebbe essere così anche quest’anno, tenendo in considerazione che fine marzo è anche la data fissata per il lancio commerciale di iPad in occasione del quale potrebbero emergere anche altre sorprese, come accaduto con iPhone del quale non tutto era stato detto al momento della sua introduzione ufficiale, salvo poi rivelarlo poco prima dell’effettiva commercializzazione.
[A cura di Mauro Notarianni]