Continua, anzi, cresce la pressione di Apple sui rivenditori che stanno cercando di promuovere iPad. Dopo avere chiesto ad alcuni negozi con vetrine on line di rimuovere le pagine per il preordine, ora tocca a tutti quei punti vendita che illustrano sulla loro home page il nuovo tablet.
Secondo quanto riferito appreso da Macitynet direttamente da un APR Italiano che aveva usato il proprio spazio Internet per illustrare iPad, in queste ore Cupertino sta raggiungendo tutti coloro che hanno attuato un qualche tipo di comunicazione in merito usando una mail nella quale li invita (ma sarebbe forse meglio dire, impone) la rimozione di immagini e messaggi promozionali. Apple non farebbe alcuna distinzione tra chi ha approfittato dell’occasione per raccogliere, forse un po’ avventatamente, prenotazioni e coloro che invece più semplicemente e linearmente mettevano semplicemente in evidenza iPad senza fare neppure cenno alla disponibilità presso il loro negozio.
In termini pratici, da quel che si legge nel messaggio, Apple riterrebbe i siti che usano l’immagine di iPad in contravvenzione con l’obbligo, sottoscritto nel contratto per la rivendita di prodotti a marchio Apple, di assicurare che ogni rappresentazione dei prodotti sia in linea con le stesse pubblicazioni ed informazioni diffuse dalla società . La violazione contrattuale paventata nel messaggio è un fatto piuttosto grave, in quanto Cupertino potrebbe rivalersi nei confronti del negozio ed in quanto tale non pouò essere presa sotto gamba. Ed è per questo che nelle scorse ore è sparito da diversi siti APR, non solo italiani, ogni riferimento ad iPad.
Le ragioni per cui Apple si sia impegnata in questa campagna a tappeto per l’eliminazione dei riferimenti ad iPad dai siti dei propri partner commerciali, non sono chiare. Da una parte si potrebbe pensare che, come sempre, Cupertino vuol rendere coerente il messaggio da passare ai clienti, dall’altra parte si può anche ipotizzare che in questo momento non ci sia ancora nulla di deciso sulle modalità di vendita e distribuzione di iPad e che Apple vuole garantirsi da eventuali fraintendimenti che potrebbero derivare da siti che pubblicizzano iPad senza poi avere effettivamente la possibilità di venderlo. Una terza ipotesi deriva dal fatto che in questo momento iPad non ha ancora tutte le certificazioni necessarie per essere messo in vendita; in questo caso Apple potrebbe temere che lasciando mano libera sorga il rischio di vedere apparire informazioni che poi non saranno rispettate nelle specifiche del prodotto finale.
Del tutto misterioso resta, invece, la ragione per cui non sia neppure possibile, come ha fatto correttamente qualche rivenditore, usare semplicemente l’immagine di iPad per informare i naviganti usando i termini usati da Apple.com e le semplici specifiche del prodotto. Misterioso, come ci fa notare chi ci ha segnalato il fatto, anche il processo logico in base al quale chi gestisce un negozio che si occupa di prodotti Apple possa immaginare di fare un’azione contraria agli interessi di Apple dando visibilità , in maniera asettica, ad un prodotto di Apple.