Come aveva già fatto sapere Kevin Lynch, Chief Technology Officer di Adobe qualche giorno addietro, la società conferma di essere al lavoro per migliorare le prestazioni del Flash Player sotto Mac OS X. Ma la società di San Josè non è sola a manovrare sul codice, gli ingegneri che sviluppano il software stanno lavorando in collaborazione con Apple.
La novità rivelata da Tinic Uro, uno degli ingegneri che si occupa di Flash, fornisce su un blog, è di grande rilievo perché apre importanti ed inediti scenari in un contesto, quello del rapporto tra Cupertino e Adobe, che nel corso degli ultimi giorni era parso collocarsi ad un livello critico, con scambi di accuse incrociati. Da una parte Jobs aveva messo sul banco degli imputati Adobe, ritenuta “pigra” nel migliorare Flash causa di una buona parte dei problemi di stabilità di Mac Os X, dall’altra gli uomini di Adobe senza mezzi termini avevano paventato una Apple scarsamente collaborativa e impegnata unicamente a tutelare il proprio giardinetto. Fulcro della battaglia, come noto, è la piattaforma mobile di Apple, ovvero iPhone Os e l’hardware ad essa connesso, da cui Flash è stato ostracizzato e sul quale non arriverà fino a quando Jobs non si sarà convinto che non sia causa degli stessi problemi che genera su Mac.
Il primo oobbiettivo di quello dello sforzo congiunto, spiega Uro, è quello di far diventare Flash 10.1 (tra poco dovrebbe arrivare una beta) più veloce su Mac che su Windows. La chiave di volta che ha consentito al team di velocizzare il Player è Core Animation, framework Objective-C che sfrutta il potenziale della GPU e delle CPU multiple, effettuando il rendering dinamico di livelli di testo, grafica e video.
Adobe si è trovata di fronte a quattro possibili soluzioni: QuickDraw (usato per default da Opera, le vecchie versioni di Firefox e Safari), Quartz 2D (conosciuto anche come Core Graphics e supportato da Safari e Firefox), OpenGL (nessun browser sembra supportarlo) e Core Animation (tecnologia usata solo da Safari 4 e da Mac OS X 10.6).
Uro illustra le motivazioni che hanno fatto prevalere la scelta di Core Graphics e i problemi che gli sviluppatori hanno dovuto superare: Quartz 2D non sembra particolarmente adatto per le animazioni e riproduzione video (per lo meno dal punto di vista degli sviluppatori del Flash Player) e allora la società si è concentrata cercando di delegare alcuni compiti ad OpenGL, Core Video e Core Animation. I risultati (ancora migliorabili e soggetti a perfezionamenti) sono già egregi e negli esempi illustrati nel sito di Uro, l’occupazione della CPU durante la riproduzione di un filmato si abbassa di circa il 30%, rispetto alle vecchie versioni del player. Tecnicamente, poiché Core Animation è un API Cocoa, il Flash Player sarà una vera applicazione Cocoa (sarà ad ogni modo incluso il supporto Carbon per browser FireFox e Opera).
Resta da vedere quali saranno gli sviluppi futuri di questa collaborazione. E’ infatti indubitabile che, al di là dei proclami, Flash su piattaforma Apple è un elemento strategico e fondamentale per tutte e due le società coinvolte. Apple ha bisogno che il player che è alla base di una enorme parte di siti Internet funzioni correttamente, assorbendo meno risorse processore e consumando meno batteria, dall’altra parte Adobe ha tutto l’interesse a mantenere coinvolta Apple perché è legato al nome di Cupertino il principale dispositivo mobile con accesso ad Internet oggi presente sul mercato, ovvero iPhone e uno dei più promettenti per il futuro, ovvero iPad.
[A cura di Mauro Notarianni]