Con la presentazione di Paralleles Server for Mac Bare Metal Edition, Parallels compie un’altra importante evoluzione per la virtualizzazione su hardware Mac. Ora Mac OS X, Windows e Linux possono funzionare sulle macchine Apple Xserve senza il sistema operativo ospite, offrendo migliori prestazioni e più funzioni, anche in ottica cloud.
Grazie al nuovo supervisore presentato oggi da Parallels, il primo bare metal disponibile per Xserve, Parallels completa la propria offerta: ricordiamo che la virtualizzazione bare metal è stata introdotta sulle piattaforme Intel e AMD nel 2009 con Parallels Server 4 Bare Metal.
Con il nuovo strumento Parallels per Xserve utenti e aziende possono sfruttare al meglio l’hardware disposinibile, continuando a utilizzare Mac OS X Server all’interno di una macchina virtuale e, allo stesso tempo, potendo sfruttare anche Windows e Linux. Senza l’intermediazione e la necessità di un sistema operativo ospite per gestire la virtualizzazione, ora gli ambienti virtuali offrono prestazioni sensibilmente superiori.
Tra le funzioni avanzate supportate ricordiamo la “migrazione a caldo”, cioè la possibilità di migrare una macchina virtuale (Mac, Windows o Linux) da un server ad un’altra macchina nel caso venga riscontrato un malfunzionamento hardware. L’operazione permette di continuare ad erogare servizi server e anche cloud con tempi di stop ridotti al minimo.
Tre le licenze proposte per Parallels Server per Mac Bare Metal Edition: small business a 499 dollari, standard edition a 999 dollari, infine advanced a 1.500 dollari. Il software può anche essere scaricato in versione dimostrativa gratuita. Per ulteriori informazioni rimandiamo al sito Web Parallels.