650mila, forse addirittura un milione, ecco l’incredibile cifra che avrebbero raggiunto gli iPhone acquistati per essere sbloccati secondo le più recenti stime di alcuni analisti.
A lanciare l’ipotesi che sul mercato ci sia un numero enorme, assai più alto di quello che si sarebbe tentati di dare per scontato, di telefoni senza contratto ma operativi grazie agli hack più meno legali di cui si parla ovunque sono osservatori stimati ed autorevoli come Mike Abramsky di Rbc Capital e Tony Sacconaghi, di Bernstein.
Abramsky, per la precisione, crede che la percentuale di iPhone senza Sim locking sul mercato sia tra il 25 e il 30%, un dato gonfiato dal mercato europeo dove la popolarità del cellulare è molto alta e dove in diversi paesi (come l’Italia) non si può fare altro che acquistare il telefono e sbloccarlo se lo si vuole usare. A fronte di 350mila iPhone venduti nei canali ‘regolari’ in Europa ci sarebbero in circolazione tra i 120mila e i 140mila iPhone sbloccati, ovvero un 35/40%, come dire due su cinque. Negli Usa la percentuale sarebbe solo leggermente più bassa (tra il 23 e il 27%) ma numericamente superiore: circa 550mila iPhone.
Sacconaghi è anche più ottimista (o pessimista, a seconda che si guardi la cosa dal punto di vista delle vendite o degli interessi dei gestori di telefonia) di Abramsky. Secondo l’analista di Bernstein gli iPhone sbloccati potrebbero essere un milione, come dire uno su quattro di quelli che Apple ha dichiarato essere stati venduti dal giorno el lancio. Da notare che quello di Sacconaghi è un ripensamento; qualche giorno fa aveva attribuito al mercato grigio un numero di molto inferiore di iPhone, intorno ai 750mila.
Venerdì scorso anche Gene Munster di Piper Jaffray aveva provato ad offrire un stima degli iPhone sbloccati fissando in 838mila il loro numero.