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Google vs Microsoft: botta e risposta sull’affare Yahoo!

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Dopo la clamorosa offerta di Microsoft per l’acquisto di Yahoo!, anche Google dice la sua. E senza mezzi termini. Sul suo blog ufficiale Mountain View non le manda a dire e, utilizzando parole tutt’altro che generose nei confronti della società  di Windows, descrive e come pericolosa e “ostile” l’offerta di acquisto di Redmond.

Ostile perché, secondo Mountain View, Microsoft rappresenterebbe, un’ombra grigia incombente sul Web, causa la sua storica filosofia in netto contrasto con la Rete e con i suoi principi di innovazione e di apertura: un possibile acquisto della società  di Sunnyvale da parte di Ballmer & Co. potrebbe minare tali principi, basilari per il buon funzionamento dell’ecosistema Web.

Nonostante i concetti siano espressi con domande retoriche, è evidente la preoccupazione da parte di Google che Microsoft possa esercitare una “sorta di inappropriata e illegale influenza su Internet come fece per i PC”.

Questo potrebbe avvenire tramite la grande influenza che le due forze, una volte fuse, potrebbero creare. Yahoo! e Microsoft già  oggi controllando due dei maggiori portali del Web, una della più influenti reti di Instant Messaging, e un ampia utenza fedele ai servizi e-mail dei rispettivi marchi.

Secondo Mountain View, da tali importanti riflessioni dovrebbero nascere altrettanto soddisfacenti risposte per i consumatori, che potrebbero vedere il loro “mondo virtuale” trasformarsi irreparabilmente.

In molti, leggendo i moniti di Google, non potranno che riconoscersi; forse Mountain View non ha fatto altro che dipingere Microsoft come è sempre stata rappresentata dai suoi detrattori: un’azienda chiusa, più interessata al suo profitto che all’evoluzione delle tecnologia, sovente a spese degli utenti e del progresso.

La risposta di Microsoft non si è fatta attendere: in una PR ufficiale Brad Smith, general counsel di Microsoft, chiarisce nuovamente le posizioni della sua azienda, sottolineando che le insinuazioni di Google sono quanto di più lontano possa esserci dalla realtà . Ad oggi è proprio Mountain View a detenere una sorta di monopolio sulla Rete, soprattutto in settori fondamentali come il search engine marketing e le ricerche naturali.

Lo scopo di Microsoft è proprio opposto a quello paventato da Google: si tratta di creare un secondo polo, che possa creare concorrenza e che abbia qualche speranza di competere con la grande G sul Web, soprattutto nel campo delle ricerche e della pubblicità  online. Ricordiamo che nei due settori citati Google è ampiamente in vantaggio sui due rivali, che insieme raggiungono a mala pena il 30% del mercato in USA e il 10% in Europa.

Questa volta non si possono dare tutti i torti a Microsoft, che non è mai riuscita a guadagnare un posto di dominio sul Web. A causa della sua miopia, Redmond negli anni non ha mai considerato particolarmente invitante il mercato online, pensando che bastasse piazzare Internet Explorer e MSN Messenger in tutti i PC e investendo troppo tardi sulle potenzialità  di Internet.

Tale trascuratezza viene scontata oggi, dove Redmond ha accumulato un ritardo praticamente incolmabile nei confronti Google, vera incarnazione attuale del verbo della Rete.
Dal matrimonio fra Microsoft e Yahoo!, “dinosauro” del web ma incapace di cavalcare la spinta innovativa e dinamica che davvero rappresenta il valore aggiunto da investire online, potrebbe venirsi a creare un’alternativa, almeno dal punto di vista economico-finanziario, alla grande G.

Sempre che una aktro matrimonio non possa nascere: alcune voci provenienti dal Wall Street Journal vorrebbero la stessa Yahoo! pronta ad un’alleanza con Google, alleanza offerta da Moutain View per contrastare l’exploit di Microsoft. Sarebbe stato lo stesso Erich Schmitd a contattare Jerry Yang per aiutare il CEO/fondatore della Y esclamativa a contrastare Microsoft.

Comunque vada a finire, ricordiamo che saranno gli organi dell’Antitrust europeo e americano ad avere l’ultima parola, vista l’enorme posta in gioco.

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