Tanti prodotti interessanti, alcuni addirittura entusiasmanti, molti spunti per riflettere sul futuro. Questo e molto altro è stata InnovAction, la rassegna dedicata all’innovazione e alle tecnologie avanzate, conclusa domenica a Udine, di cui abbiamo già detto in un precedente articolo introduttivo pubblicato su Macity.
Le cose da vedere erano tante, forse pure troppe per chi ha passione per la materia, e chi voleva cominciare da qualche parte aveva solo l’imbarazzo della scelta, tra grandi società , piccole ma arrembanti realtà di fama o start-up che si distinguevano per genialità
Tra le ‘grandi’ c’era, ad esempio, il colosso dell’innovazione 3M a Udine ha presentato Sensitive Space System un’interfaccia uomo computer tridimensionale, interattiva e senza contatto fisico. Il prodotto, del tutto invisibile all’utente, si presenta come una cornice di una decina di centimetri di spessore all’interno della quale si trova uno schermo. Immaginate uno schermo di grandi dimensioni incassato in un bordo scura e avete un’idea di come appare il prodotto, a prima vista non lo si nota nemmeno e si pensa sia un semplice televisore. Nella cornice sono inserite delle lampade a Led, che se non si cercano non si notano, e delle telecamere ad infrarossi che non si vedono essendo all’interno della cornice stessa. Attraverso la telecamera l’interfaccia stabilisce la posizione delle mani, o qualsiasi altra parte del corpo, all’interno della area della cornice e la fa interagire con lo schermo. La posizione è stabilita non solo rispetto ai bordi dello schermo ma anche alla distanza dallo schermo stesso. L’installazione fatta nella fiera aveva un feedback audio per la profondità e più ci si avvicinava allo schermo più un rumore di sottofondo aumentava.
Quindi nel momento in cui l’utente mette una mano all’interno della zona cornice, inizia ad interagire con lo schermo: immaginate di spostare una foto con il MacBook Air mettere due dita sul track pad e spostate le dita, con l’interfaccia 3M basta passare una mano spostandola da destra a sinistra senza toccare nulla. Questa soluzione permette di superare uno dei grandi problemi delle interfacce touch screen insertie in luoghi pubblici, dopo breve tempo gli schermi diventano sporchi per il contatto delle dita degli utenti.
Inoltre la versione presentata a Udine aveva un solo punto di contatto mentre sarà disponibile anche una che percepisce più punti di contatto. Questa interfaccia ingloba e supera quella di Jeff Han al TED 200 e ci porta direttamente nel film Minority Report.
Am Laser di Amaro, in provincia di Udine, produce dei sistemi di taglio e marcatura basata su laser. In fiera veniva presentato un macchinario che è il connubio tra una macchina da stampa, un laser e il computer che gestisce il processo: il risultato è veramente sbalorditivo. Come esempio venivano prodotti dei cartoncini con dei motivi floreali intagliati con altissima precisione: gli esempi erano talmente ben fatti che appoggiati su un ripiano di colore diverso non sembravano intagliati. Il macchinario ha come base una macchina da stampa, in questo modo riesce a ottenere una precisione incredibile nel incidere le forme e nei motivi floreali c’erano delle parti di frazioni di millimetro che seguivano curve ben precise. Inoltre il processo è gestito da computer e si possono avere dei profili con numeri progressivi o altre variazioni per avere un prodotto assolutamente unico.
La macchina accetta tutti i formati vettoriali standard per creare i profili ma anche immagini in formato raster. Queste immagini sono sono rese su materiale variando la potenza del laser in modo da fare dei fori di diametro diverso: fino a che non si prende in mano il supporto e lo si mette in controluce non ci si rende conto che è stato fatto con dei microfori. La “stampa” può essere effettuata su una grandissima gamma di materiali, dall’alluminio alla carta.
Regolando la potenza ed i tipo di laser si possono anche utilizzare materiali riflettenti al primo impulso la parte riflettente diventa opaca e si può operare come si trattasse di un materiale normale. L’altra parte interessante di questi macchinari è quella della marcatura variando la potenza è possibile segnare i diversi materiali. Le attrezzature sono basate su laser e variando potenza e lunghezza d’onda è possibile effettuare una marchiatura ad un certo livello di un elemento multistrato. Sarà possibile effettuare la marcatura di una carta di credito sotto l’ologramma che ne definisce l’autenticità .
Si è già palato nel precedente articolo dell’installazione di Xserve di Techwork, ma molti stand avevano dei computer Apple con una presenza abbastanza pervasiva.
Nello stand della regione Friuli Venezia-Giulia faceva bella mostra l’immagine di uno dei maggiori scienziati italiani l’astrofisica Margherita Hack mentre lavora sul suo portatile Mac. Mobile creative learning è un’iniziativa del centro Ragazzi del Fiume che presentavano un laboratorio di creatività basato su computer Apple. L’attrezzatura base cosiste in nove portatili Apple e due iPod richiusi in una borsa. Con questa ci si reca in una scuola e si inizia a sviluppare delle attività con docenti e alunni facendogli utilizzare i computer. Tutti i materiali che sono stati sviluppati saranno registrati e inseriti in rete per creare presentazioni, podcast, video.
Interessante l’idea di avere un laboratorio itinerante facilmente trasportabile ma che contiene tutto quello che serve per entrare nella multimedilità . Nella giornata di sabato alla fiera di Udine era presente Enzo Biagini, amministratore delegato di Apple Italia. Il ‘capo’ della Mela in Italia, era presente nello stand Techwork per una intervista televisiva di una piccola televisione locale e poi ha partecipato a “Qualità della vita e opportunità delle nuove tecnologie”, una tavola rotonda, coordinata da Andrea Pezzi.
La voglia di avere qualche risposta su iPhone era tanta, ma Biagini ha preferito glissare sull’argomento. Andrea Pezzi, anche lui gran appassionato di computer Apple, ha confessato di averne uno modificato per poterlo usare sui network italiani.
La fiera è stata di sicuro interesse e merita una visita. Da sottolineare ancora il grandissimo numero di presentazioni, convegni e tavole rotonde che sono arrivati ad oltre cinquanta in solo tre giorni e mezzo. La qualità degli interventi altissima con temi molto interessanti sviluppati da esperti di livello mondiale. La sensazione è che i convegni sono così interessanti quasi da offuscare la parte espositiva della fiera.
Si consiglia di mettere una bel punto esclamativo sul febbraio 2009 per non mancare alla quarta edizione della fiera anche se non è indicata la data esatta in ci si terrà .
[A cura di Rigel ]
