Rappresentano una evoluzione non solo tecnologica ma anche di marketing per Intel, che adesso mira a coprire una fascia di bisogni dei consumatori con un brand riconoscibile e che dovrebbe, nelle intenzioni di Santa Clara, fornire la sicurezza della qualità .
Si tratta dei processori Atom, evoluzione miniaturizzata di architetture Centrino, che sono pensati per i dispositivi semplici, mobili o fissi e collegabili a Internet. Secondo Intel, si tratta anche dei processori più piccoli di questa classe, totalmente compatibile con le istruzioni x86.
Insieme agli Atom Intel ha realizzato anche una serie di chip che coprono gli altri “bisogni” di questo tipo di apparecchi: chip a basso consumo per la grafica integrata, radio wireless sempre più sottili e leggeri, chipset ottimizzati per fornire un quantitativo di potenza ragionevole in dimensioni minimali e consumi bassissimi.
I processori da 25 millimetri quadrati possono contenere fino a 11 die, con 47 milioni di transistor ciascuno. I due modelli presentati si chiamano Silverthorne e Diamondville. Arrivano sino a 1,8 Ghz di potenza, con un consumo che sta nella gamma compresa fra 0,6 e 2,5 watt. La tecnologia di base dietro ai processori Silverthorne e Diamondville di Atom è quella di Menlow.