Apple lancerà iPhone in numerosi paesi del mondo nel corso del 2008, Asia compresa. Questa una delle notizie centrali tra quelle che sono state diffuse durante l’annuale riunione degli azionisti della Mela che si è tenuta questa mattina (ora americana) a Cupertino.
iPhone è stato uno degli argomenti caldi dell’incontro che ha visto una larga partecipazione di investitori (in coda per due ore fuori dalla sala di riunione), ma alla folta presenza, come hanno notato diversi siti che si sono occupati dell’argomento, non era sicuramente estraneo la progressiva erosione del valore delle azioni Apple che da inizio anno hanno perso circa il 37%. Proprio intorno a questo argomento si sono incentrate la maggior parte delle domande sul futuro finanziario, anche se va detto che nessuno ha posto domande dirette in questo senso.
Jobs e i manager presenti hanno però negato che la società , nonostante l’enorme quantità di liquidità (18 miliardi di dollari), sia stata esposta alla crisi dei mutui sub-prime, anche se la situazione dei prestiti è sotto osservazione in un contesto che è generalmente preoccupante. Nel corso della riunione non c’è stata l’attesa (da parte di qualcuno) notizia di una liquidazione dei profitti sotto forma di dividendi né l’agognato (sempre da parte di qualcuno) buy-back delle azioni che darebbe agli investitori un certo flusso di cassa.
Sempre sotto il profilo finanziario è stato approvato a sorpresa un emendamento presentato da alcuni fondi pensione che chiedevano di avere diritto di voto consultivo sugli emolumenti concessi ai manager. Questa iniziativa non era supportata dal consiglio d’amministrazione e il fatto che sia stata approvata sembra avere irritato Jobs che ha sbottato dicendo “spero che questo mi possa dare una mano con il mio dollaro di stipendio all’anno”. Negli anni scorsi proposte simili erano sempre state respinte.
Come accennato nel corso dell’incontro degli azionisti c’è stata qualche domanda su iPhone. Tim Cook e Jobs hanno ribadito che il telefono raggiungerà i 10 milioni di unità vendute entro la fine del 2008; soprattutto è stato ribadito che il cellulare arriverà in molte nuove nazioni prima della fine dell’anno. Cook ha anche detto che Cina e India (due nazioni di interesse per la vastità del mercato) avranno iPhone anche se non è stato precisato quando questo avverrà .
Jobs ha anche affrontato la questione dello sviluppo delle applicazioni per iPhone (“ne vedrete molte entro l’estate”, ha detto il Ceo) e della possibilità di lanciare una versione di Flash per il dispositivo mobile. A questo proposito Jobs ha tolto qualche illusione: “La versione per i normali browser è troppo lenta, quella per i dispositivi mobili non fa girare i contenuti studiati per l’Internet tradizionale”, il risultato è che fino a quando non ci sarà un hardware più potente Flash su iPhone resterà un sogno.
Il Ceo ha poi rifiutato di rispondere ad una domanda inerente un Xserve casalingo, un media server simili ai prodotti hardware di alcune realtà americane (HP ad esempio) che sfruttano il Media Center di Microsoft. “Non parliamo di prodotti non annunciati”, ha detto Jobs.
Quando gli è stato chiesto conto del mancato traguardo dei 1000 film su iTunes, Jobs ha spiegato che sussistono difficoltà da parte degli studios di Hollywood nell’ottenimento dei diritti per la loro distribuzione in digitale. Il Ceo ha poi fatto anche cenno a qualche problema di qualità : “Alcuni sono spettacolari, altri certamente al di sotto del livello che mi attenderei”
à poi giunto anche qualche cenno al mercato delle imprese. Secondo Jobs il business delle imprese è più difficile perché i manager delle aziende tendono a non buttarsi troppo nei prodotti nuovi, al contrario del mercato consumer. “In ogni caso il business del privato è più grande di quello delle imprese”, ha sottolineato Jobs. Apple comunque sta notando che molti privati stanno spingendo il Mac anche nel campo delle imprese.
Millard Drexler, già amministratore delegato di Gap e ora membro del consiglio di amministrazione di Apple con un incarico speciale nel settore del retail ha parlato dello sviluppo dei negozi che negli Usa arriveranno presto anche in aree scarsamente popolate. Poi ha fatto cenno al fatto che l’80% dei commessi resta con Apple, al contrio di quanto accade altrove dove l’80% dei dipendenti lascia i negozi per cui lavora.
Jobs ha anche fatto cenno, per la prima volta in tempi recenti, alle opportunità che si presentano all’azienda nella ricerca di un suo futuro successore. “Ci sono molti talenti con noi – ha detto il Ceo – e credo che il consiglio di amministrazione ha diverse buone opportunità per la scelta”. Prima di rispondere seriamente alla domanda, Jobs aveva però scherzato: “Se mi capitasse di essere travolto da un autobus, spero che nessuno tenga una festa…”. Tra i possibili eredi sono stati citati Tim Cook e Oppenheimer..
Nel corso della riunione gli azionisti hanno rieletto l’intero consiglio di amministrazione, compreso l’ex vicepresidente degli Stati Uniti, Al Gore e l’amministratore delegato di Google, Eric Schimidt che da qualche tempo opera proprio come consigliere di amministrazione anche di Apple.