L’importanza del lancio della versione 3G di iPhone è stato largamente sottostimato nella sua portata dagli osservatori del mercato? Secondo Mike Abramsky, un analista di RBC Capital, la risposta è senza dubbio sì e a riprova di questo fatto porta le sue stime che dicono che il telefono con connettività di terza generazione potrebbe costituire una rilevante parte delle vendite del secondo semestre dell’anno.
Secondo Abramsky, in particolare, il telefono Umts (ma potrebbe essere facilmente anche un Hsdpa) potrebbe totalizzare dal 25 al 30% dei pezzi immessi sul mercato nel 2008, un numero molto importante se si considera che il suo lancio non dovrebbe coprire che una parte ridotta del tempo utile. A scatenare gli acquisti sarebbero le funzioni aggiuntive rese possibili dalla connettività di terza generazione che farebbero dell’iPhone un dispositivo di eccezionali qualità “mai precedentemente viste nel campo della navigazione mobile”. Tra le possibilità video in real time bidirezionale, distribuzione di contenuti rich media, possibilità di registrare video, chiamate in voce mentre si fa girare Internet.
Anche Scott Craig di Banc of America mette l’accento sulla rilevanza di una versione 3G di iPhone, in questo caso partendo dalle difficoltà che Apple starebbe avendo con il modello Edge. Craig ritiene che il trimestre corrente si concluderà con 1,22 milioni di iPhone venduti e non con 1,62 milioni; questo perché anche negli Usa si sta diffondendo la convinzione che sia giunto il tempo di una versione Umts del telefono e gli acquisti si stanno riducendo. In Europa fin all’inizio il mercato sarebbe rimasto sospettoso nei confronti del cellulare proprio per la mancanza di connettività 3G e ancora oggi Apple fatica a fargli avere la presa che si attendeva. Craig riduce anche la stima di iPhone per l’anno solare 2008 a 8 milioni, al di sotto della stima fissata da Jobs e da varie fonti interne di Apple che, anche recentemente, hanno indicato in 10 milioni il numero di iPhone venduti durante l’anno.