Le forti vendite di Centro non riescono a risollevare il trimestre finanziario di Palm. La società di Sunnyvale ha infatti presentato un bilancio ancora una volta difficile, con risultati al di sotto delle previsioni.
Pur a fronte del successo del nuovo smart phone low cost (annunciato recentemente anche per il mercato italiano), definito uno dei prodotti di maggior successo della storia di Palm con 833mila unità vendute nel trimestre, il Ceo Ed Colligan è stato costretto ad annunciare perdite per 30 centesimi di dollaro, o 31,5 milioni di dollari, contro un profitto di 10 centesimi per lo scorso anno. Scende anche il fatturato che tocca i 312,1 milioni contro i 410,5 dello scorso anno.
A giocare contro Palm proprio il successo del Centro, che costa meno e ha margini più bassi di tutto il resto della gamma professionale. Colligan ha anche puntato il dito contro la riduzione costante ed importante delle vendite dei palmari non connessi, che fino a qualche tempo fa rappresentavano un importante fattore di profitto ma che oggi sono ormai quasi scomparsi dalle vetrine dei negozi e dalle intenzioni d’acquisto dei clienti. Altro problema di Palm l’invecchiamento della gamma con Windows Mobile che si rivolge alla clientela Business.
Colligan ha reso noto nel corso della presentazione del bilancio fiscale che Palm smetterà di presentare previsioni di bilancio e di vendita trimestre su trimestre, focalizzandosi sul lungo termine. Nessun dato, quindi, è stato annunciato in previsione per i 90 giorni in corso; il Ceo della società americana ha solo detto che la svolta dovrebbe arrivare ad inizio 2009 quando ci sarà un miglior mix di prodotti consumer e professionali (ad inizio 2009 dovrebbero arrivare proprio nuovi Treo per il mercato dei manager).
Ricordiamo che Palm viene considerata dagli analisti come una delle potenziali vittime del successo di iPhone. Va anche ricordato che in Palm operano dai posti di comando due ex Apple come Fred Anderson (che in Palm rappresenta Elevation Partner, una società di investimenti che controlla una buona parte delle azioni) e Jon Rubinstein, che di Apple era stato il principale riferimento nel campo della progettazione hardware e prima di lasciare Cupertino aveva diretto il gruppo che si occupava di iPod. Rubinstein, grande (ex?) amico di Jobs, ha il compito di riprogettare la visione e la filosofia costruttiva dei dispositivi Palm non solo lanciando dispositivi più moderni ed innovativi, ma anche dando vita ad un ciclo di rinnovo della gamma più frequente; i tempi lunghi con cui Palm aggiorna i suoi prodotti è, unanimemente, riconosciuto come uno dei problemi di maggior portata di Sunnyvale.