Mentre il mercato della telefonia in volo prende (è il caso di dirlo) quota interviene in materia la comunità europea. L’intenzione dell’Eu è quella di dare una sorta di ‘legge quadro’ all’interno della quale si possa sviluppare questo business che solo oggi sta emergendo ma che in futuro potrebbe avere un fortissimo sviluppo e con esso il rischio di una forte polverizzazione delle regolamentazioni che ne impedirebbe l’armonizzazione nel contesto del mercato dei paesi dell’Unione.
In termini pratici, ha spiegato Viviane Reading, commissario alle telecomunicazioni, l’Ue creerà delle linee guida generali per la telefonia cellulare a bordo degli aerei ma anche, e soprattutto, stabilità i parametri tecnici generali adeguandosi ai quali una compagnia aerea potrà garantire il servizio durante il sorvolo di tutti i paesi dell’Unione. Allo stato attuale delle cose il rischio è, infatti, quello che una compagnia aerea sia costretta a richiedere l’approvazione delle sue apparecchiature e delle sue procedure per ciascuno dei paesi che serve. Peggio ancora sussiste il rischio che ciascun paese creei suoi parametri tecnici e normativi incompatibili con quelli di altri paesi, rendendo di fatto impossibile o per lo meno difficilissimo l’adeguamento dei velivoli per ciascuno dei paesi dell’Ue.
Quando la direttiva sarà in vigore un velivolo che viene certificato per l’uso dei telefoni a bordo in una nazione sarà automaticamente autorizzato allo stesso servizio in tutti i paesi dell’Unione. Un vantaggio burocratico e anche economico non da poco.
Attualmente in Europa la compagnia aerea che ha fatto più strada fino ad oggi è Air France che ha già in servizio un aereo che sperimenta il servizio di telefonia a bordo. Ma anche Tap e Ryanair sono non troppo distanti dal lancio della sperimentazione.
Come noto la telefonia a bordo, che significa ricevere e fare chiamate con il proprio cellulare, mandare Sms e avere i messaggi di posta elettronica, opera mediante una picocella un trasmettitore che viene acceso durante il volo in quota, che diffonde il segnale nell’abitacolo e mette in comunicazione i telefoni con il satellite. Al momento, oltre che intorno alle questioni di carattere tecnico, le compagnie aeree e gli organismi di sicurezza del volo stanno discutendo anche le modalità precise di utilizzo tra cui il numero delle telefonate in contemporanea e l’abilitazione e disabilitazione delle chiamate che potrebbero essere possibili, ad esempio, solo per qualche ora e non durante i voli notturni o in particolari momenti del servizio di bordo.