Apple sta pensando di chiudere l’esperienza di contratto esclusivo con specifici gestori, uno per paese, per iPhone? A dar retta a quanto scrive Times On Line, che cita Kathryn Huberty, una analista di Morgan Stanley, la possibilità sarebbe allo studio.
La ragione per cui Apple starebbe valutando di commercializzare gli iPhone anche in versione sbloccata sarebbe nella volontà di massimizzare i profitti cosa che, almeno al di fuori degli Usa, sembrerebbe difficile con l’attuale modello. ‘Quel che desiderano – dice la Huberty – è non limitare la distribuzione e migliorare il livello di fatturato, in pratica portare al mercato la migliore piattaforma possibile e vendere il maggior numero di telefoni possibile. Ci sono molti modi per raggiungere questo traguardo che non sono parte dell’attuale modello’.
In termini pratici, suggerisce l’analista, Apple tenterebbe di slegare il telefono da uno specifico gestore per vendere più telefoni di quanti non se ne vendano oggi e trarre un profitto dai servizi connessi ad iPhone. Secondo la ricerca citata da Times, Apple potrebbe portare a termine la svolta entro due anni perché, al contrario di quanto sostenuto da altre fonti gli accordi in vigore con i gestori di telefoni avrebbero una durata di due anni e non di cinque. Negli Usa lo svincolamento dall’accordo con At&t potrebbe quindi avvenire nel giugno del 2009, in Inghilterra, Francia e Germania nell’autunno dello stesso anno.
L’affidabilità delle fonti di Morgan Stanley non è nota. Certo non sembrano particolarmente fondate quelle che lo stesso Times cita a sostegno delle sue previsioni sul futuro iPhone. Secondo il giornale qualche ‘gola profonda’ asiatica avrebbe affermato che tra le possibilità c’è anche quella di un iPhone a conchiglia, con tanto di tastiera. Visti gli sforzi compiuti da Apple per affermare il concetto di touch screen e la tradizione di linearità nella sua offerta, la previsione, che di fatto escluderebbe dll’iPhone tutte le funzioni di navigazione e di multimedialità così come le conosciamo oggi, sembra francamente fuori bersaglio.
Per quanto concerne il modello 3G il Times On Line prevede che esso avrà un aspetto radicalmente differente dal modello attuale e che sarebbero già stati inoltrati ordini per 200mila pezzi da consegnare entro fine maggio. Da giugno in avanti i pezzi da consegnare diventerebbero 500mila alla settimana.
Il Times conferma che l’attuare ribasso di prezzo in vigore in Germania e Regno Unito è dovuto al fatto che l’iPhone non sta vendendo quanto previsto, ciò a causa di una stima al di sopra delle previsioni sui volumi di vendita.