HP ha pubblicato i risultati di un’indagine che dimostrano come, per le piccole e medie imprese (PMI) europee, la responsabilità ambientale non sia ancora il principale aspetto considerato durante l’acquisto di una stampante.
Dall’indagine condotta su 1.200 decisori in vari Paesi d’Europa è emerso che, mentre il 75% degli acquirenti sono influenzati in una certa misura dai fattori ambientali, meno di un acquirente su dieci (8%) li valuta quale criterio principale per l’acquisto di una nuova stampante; inoltre, quasi un terzo degli intervistati si è dichiarato disposto a pagare un sovrapprezzo per acquistare prodotti più ecologici.
Rassicurante il fatto che il 45% degli intervistati, al momento di prendere la decisione finale sull’acquisto di una stampante, si lascino influenzare dai programmi di riciclo proposti dai produttori.
Il 46% delle imprese europee coinvolte nel corso dell’indagine attua una sorta di politica ambientale, ma quasi altrettante (43%) non ne prevedono alcuna e circa un terzo del totale non intende attivarsi, nei prossimi due anni, per acquistare più prodotti dotati di caratteristiche ecologiche.
à incoraggiante osservare come il 90% delle imprese intervistate adottino programmi per la conservazione della carta, come la stampa fronte e retro (49%) o programmi di riutilizzo e riciclo (53%); tuttavia, solo il 20% ha previsto una politica ecologica per l’acquisto della carta.
L’incentivo più forte a migliorare la responsabilità ambientale di un’organizzazione sembra essere un prezzo competitivo per i prodotti ecocompatibili; secondo il 60% delle imprese interpellate, infatti, questo potrebbe indurle a modificare le proprie abitudini di acquisto, mentre quasi un terzo (28%) propenderebbe anche per una maggiore informazione e training mirati.
I risultati dell’indagine hanno evidenziato una conoscenza sempre più vasta dei vari sistemi di valutazione energetica, come EPEAT, Blue Angel ed Energy Star, che risulta noto a un terzo delle imprese.
[A cura di Mauro Notarianni]