Difficile da perseguire, complesso per gli utenti finali e dispersivo e in quanto tale meritevole di essere soppresso. Così viene definito il processo per rendere compatibile il sistema di protezione dei diritti digitali usato da Microsoft per il suo MSN Music con la sequenza di nuovo hardware e nuovo software che progressivamente appare nel mondo Pc. A usare la ragione di costi elevati e della scarsa soddisfazione da parte degli utenti per la decisione di cancellare il sistema di autorizzazione per la vecchia musica comprata sul negozio e, dunque, a mettere di fronte ad un bivio i vecchi clienti (rimasterizzare tutto trasformado la musica in MP3 o buttare tutti gli acquisti) è il capo del settore video ed intrattenimento di Microsoft, Rob Bennett.
Parlando in una intervista a C/net nel giorno stesso in cui la decisione di cassare, di fatto, il DRM che aveva governato gli acquisti da MSN Music, Bennett fa riferimento ai problemi che Microsoft ha avuto ‘nella transazione da un sistema operativo all’altro. Ad ogni occasione ci troviamo di fronte ad un rompicapo nel supporto con gente che non riesce a scaricare i certificati. Dobbiamo quindi scrivere nuovo codice e predisporre nuove configurazioni’. Microsoft avrebbe avuto una soluzione a tutto questo: cancellare i Drm. ‘Abbiamo spinto per questo con le case discografiche – dice Bennett – già al momento del lancio di Msn Music e se avessimo potuto avremmo seguito questa strada già da allora. Le etichette ora stanno cominciando a capire gli svantaggi dei DRM che quando sono usati nel modo in cui loro vorrebbero finiscono per punire i clienti che comprano musica legalmente più di quelli che vogliono aggirare il sistema. Microsoft crede nella protezione dei diritti dei fornitori dei contenuti ma vuole anche che la gente possa avere il diritto di utilizzare quei contenuti acquistati legalmente senza assurde restrizioni’.
Ricordiamo che tra i primi tra le grandi realtà che si occupano di musica digitale a lanciare la campagna contro i Drm c’è stato Jobs che con una lettera aperta pubblicata sul sito di Apple lo scorso anno avanzava più o meno le stesse ragioni che Bennet avanza oggi.
‘Non avremo voluto trovarci in questa condizione – dice il manager di Microsoft riferendosi alla scelta di cancellare il supporto al vecchio Drm – e non è quel che avremmo voluto fare. La cosa migliore oggi come oggi per chi vuole comprare musica da Microsoft è di acquistare uno Zune’. E a chi ha comprato musica da Msn Music un secondo consiglio: masterizzate tutto su CD. La perdita di qualità rispetto all’originale, dice Bennet, non sarà rilevante e non correrete il rischio di buttare tutta la musica quando cambierete il PC.