A partire dal mese corrente Warner Music Group è sul punto di condurre un interessante esperimento sul mercato della musica online: sfruttando l’antica e basilare legge della domanda e dell’offerta, la società americana proporrà un modello di vendita flessibile, tramite cui il prezzo dei singoli brani e degli album varierà a seconda di differenti fattori.
Warner si appoggerà su Digonex, che raccoglierà i dati relativi al comportamento degli utenti, allo scopo di calcolare la fluttuazione dei prezzi in base a fattori come la popolarità di un brano, la richiesta, l’attualità di un brano o di un disco o la classifica, il tutto per sfruttare magari momenti di vendite maggiori o spingere nei periodi di magra.
Sebbene non sia la prima volta (un esperimento simile fu svolto in passato da Nettwerk Records) si tratta di una formula innovativa, che potrebbe aprire nuovi fronti dal punto di vista della concorrenza appoggiandosi all’andamento del mercato; un metodo paragonabile ad un mercato borsistico, in cui (solitamente) i prezzi salgono a fronte di una maggior richiesta e viceversa. Allo stesso tempo il modello di Warner Music Group che si distacca dal tradizionale prezzo fisso, propugnato ormai da anni da tutti i player del mercato musicale digitale online, iTunes Store incluso.