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Due settimane con iPhone 5: la recensione – Parte 3

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Non è un caso se nelle statistiche di Flickr, il sito che raccoglie gli scatti fotografici di professionisti e amatori iPhone 4 e 4S risultano tra le macchine fotografiche che hanno il maggior numero di immagini caricate: la parte fotografica (e video) di uno smartphone riveste una importanza enorme nell’uso di tutti i giorni e sta soppiantando sempre più l’uso deile compattine leggere e a basso costo per un semplice motivo: iPhone sta sempre in tasca, è pronto subito per lo scatto, ne conosci sempre lo stato della batteria, ha un piccolo e comodo led flash e le foto da 8 milioni di pixel, come vedremo sono pienamente accettabili come qualità in moltissimi casi. 

Durante la presentazione di iPhone 5 Apple ha messo in risalto che il nuovo modello ha, nonostante lo spessore ridotto (18%), una qualità superiore al modello 4S nonostante utilizzi sul retro lo stesso sensore da 8 Megapixel (costruito da sony): questo grazie ad un migliore sistema di retroilluminazione del sensore e una ottimizzata gestione software che dovrebbe gestire meglio anche la correzione del mosso durante le riprese video. 

Fotocamera sotto stress
Noi abbiamo “stressato” la fotocamera in tutte le situazioni di ripresa e l’abbiamo confrontata in più ambiti con quella di iPhone 4S: ad uno sguardo superficiale non sembrano esserci apprezzabili differenze ma in realtà da un esame accurato degli scatti esce una maggiore saturazione, una gamma di colori (nell’area che va dal giallo al rosso-arancio) più ampia e sopratutto una migliore capacità di ripresa alla bassissime luci così come un lieve maggior dettaglio nelle zone in ombra.

Quello che è cambiato sensibilmente è il tempo di reazione del telefono allo scatto e sopratutto all’attivazione della fotocamera che si opera direttamente dalla schermata home facendo scivolare l’icona della digicamera e premendo sul pulsante con risultati pressochè istantantanei. Dobbiamo inoltre far notare che l’angolo di ripresa è leggermente cambiato portanto la focale effettiva dell’obbiettivo è di 34 mm invece dei 35 mm di iPhone 4S.

Ma come scatta iPhone 5? Qui sotto abbiamo inserito una bella galleria di immagini girate tra Londra e l’Italia in queste due settimane che mostrano la versatilità e gli ottimi risultati che si possono ottenere con l’occhio che sta sul retro dello smartphone.

Nei nostri scatti trovate immagini diurne, notturne, con luce artificiale e naturale e pure macrofoto: in tutte risulta evidente una ottima gamma tonale, una buona saturazione e risultati in grado di soddisfare chi si porta dietro un apparecchio istantaneo di questa qualità.

Molte delle foto che trovate qui sotto sono disponibili anche in formato originale (a piena risoluzione, senza compressione e senza ritocchi) sul nostro account Flickr. 

Abbiamo sfruttato anche qui  (come abbiamo fatto con iPhone 4S) la funzione HDR per comporre in un unico scatto due esposizioni che compensino basse ed alte luci per mettere in evidenza tutti dettagli delle foto che altrimenti rimarrebbero in ombra o sarebbero bruciati.

Con le riprese macro riusciamo ad arrivare a circa 5 centimetri dal soggetto sia con la fotocamera che con la videocamera.

Per altre e più complete gallerie su Macitynet con il link anche agli archivi originali su Flickr vi raccomandiamo
– iPhone 5 contro iPhone 4S: nelle foto a bassa luce la retroilluminazione del nuovo iPhone vince
– iPhone 5 vs iPhone 4S: scatti fotografici a confronto
– iPhone 5 contro iPhone 4S: le prestazioni di stabilizzazione video sono migliorate?
– iPhone 5: la nuova fotocamera alla prova nel nostro primo test

Un’arma in più: la funzione Panorama
Non è una esclusiva di iPhone 5 visto che è arrivata anche sul 4S con la versione 6 di iOS ma la funzione Panorama (presente anche su altri smartphone e macchine fotografiche) qui trova il miglior abbinamento tra praticità, velocità di elaborazione e risultato finale. 

Grazie ad un algoritmo di ottimizzazione avanzato non dovete procedere come su Applicazioni ad hoc con una serie di scatti o accumuli di riprese ma dovete spazzare sul vostro orizzonte, vicino o lontano come se si trattasse di girare un fllm. Una volta completata la ripresa su un orizzonte di 270 gradi la foto non deve essere elaborata facendovi aspettare secondi e secondi ma è gia pronta per essere riprodotta e “navigata” nelle dimensioni massime di 28 Megapixel e con “giunzioni” e cambiamenti di esposizione praticamente inesistenti che a parte la sproporzione tra i lati difficilmente vi farebbero pensare ad una ripresa condotta come vi abbiamo descritto.

Trovate gli originali dei panorami qui sotto con dimensioni di 23-27 Megapixel e gli altri originali nella nostra pagina Flickr dedicata ad iPhone.

panormama 1

Scattare mentre si gira un video
Non sembrano esserci dei rilevanti vantaggi pratici nella gestione dei video tra questo e il vecchio modello e la funzione aggiuntiva che permette di effettuare uno scatto mentre si opera una ripresa video sembra totalmente inutile perchè la risoluzione effettiva non è quella del sensore (8 Megapixel) ma quella del video (1020p) e in molti casi è sufficiente scegliere un buon fotogramma per avere lo stesso risultato. L’unica utilità la troviamo per chi fa reportage e vuole inviare all’esterno una anteprima del contenuto video delle proprie riprese attraverso un singolo o pià scatti senza attivare dei programmi di editing.

Riprese video
Le riprese video (con una banda passante di circa 17 Mbps che è un ottimo compromesso tra qualità e compressione) sono ottime con un’ottima compensazione delle luci, buon dettaglio e con una messa a fuoco molto veloce. Nel caso di riprese macro come quelle che abbiamo effettuato per i telefoni c”e una maggiore lentezza della focheggiatura ma i nostri soggetti avevano zone piuttosto uniformi di colore e l’assenza di contrasto non aiuta sicuramente la messa a fuoco. Peccato che iPhone 5, pur avendo 3 microfoni (distribuiti sul fondo, sul retro e sul fronte) non effettui riprese stereo ma li usi per ottimizzare il risultato finale in mono con buoni esiti ma sempre monofonici.

Gli algoritmi di riduzione del movimento quando chi gira è molto instabile introducono un effetto trascinamento tipico dell’intervento elettronico che ovviamente ha poco a che fare con i risultati di una stabilizzazione ottica ma nel complesso il risultato è accettabile.

Per quanto riguarda l’adattamento alle varie condiziozioni di illuminazione ecco un altro video girato in interni (a pochi minuti dall’acquisto dell’iPhone stesso) in cui possono valutare le capacità di esposizione e messa a fuoco sempre in condizioni di video “istantaneo” e le capacità di registrazione audio (sempre filtrate dalla compressione YouTube ovviamente).

Qui sotto vi mostriamo un video girato con iPhone 5 a confronto con iPhone 4S per valutare l’effetto della stabilizzazione e alcuni girati singolarmente per valutare le capacità di ripresa video.

Fotocamera frontale: l’incremento di risoluzione c’e’ si vede
In termini di risoluzione di ripresa la telecamera frontale è ora in grado di girare filmati in 720p e di scattare foto da 1280×960 pixel ed è sicuramente un ottimo strumento per usare FaceTime, la tecnologia di videocomunicazione tra Mac, iPad e iPhone al suo meglio se non avete paura di mostrare le vostre rughe.
Qui sotto mi mostriamo due scatti, tratti da una inquadratura orizzontale: il primo largo 480 pixel e’ ritagliato dall’originale da 640×480 (VGA) dell’iPhone 4S mentre il secondo e’ ritaglio da 800 pixel ridotto in html a 600 pixel dell’originale da 1280×960 pixel. La differenza è notevole come è buona la risposta della camera frontale sia ai cambiamenti di luminosità sia alla messa a fuoco su piani diversi.
iPhone 4S
iPhone 4S
iPhone 5
– Torna alla prima puntata: Confezione ed esterno
– Torna alla seconda puntata: Schermo, Ergonomia e Batteria

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