Instagram, dopo gli aggionamenti di febbraio sperimenta una funzione che introduce una nuova dinamica nella fruizione dei Reels: alcuni video vengono bloccati da un codice segreto, visibili solo a chi riesce a interpretare correttamente un indizio lasciato dal creatore del contenuto.
Una piccola rivoluzione nel feed, che trasforma la visione da passiva a partecipata. Una caccia al tesoro digitale, con potenziali possibili ricadute sul fronte del coinvolgimento e del marketing.
Il codice come filtro, l’indizio come chiave
La funzione è in fase di test su una selezione limitata di account e si basa su un principio: il contenuto si sblocca solo inserendo un codice, suggerito da un messaggio testuale. Il primo esempio noto arriva dall’account Instagram Design, che ha proposto un Reel bloccato da una password con l’indizio “1° # nella didascalia”. Il codice corretto era “threads”.
Il risultato, come spiega TechCrunch, sono contenuti che no si scorrono rapidamente e si dimenticano subito, ma contenuti che si conquistano. Una meccanica che stimola attenzione e partecipazione, aumentando il valore percepito del contenuto stesso.
Il marketing è tutto
Instagram è oggi uno dei principali strumenti di promozione digitale, un ecosistema in cui influencer, aziende e content creator convivono e competono per l’attenzione degli utenti. In questo contesto, l’engagement diventa una risorsa strategica, e ogni funzione che lo rafforza rappresenta un investimento.
La possibilità di nascondere un Reel dietro un codice aggiunge un nuovo livello di interazione e apre scenari originali: un contenuto riservato, un teaser da sbloccare, un video disponibile solo a chi “sa dove cercare”.
Uno strumento creativo per creator e brand
Per i creator, il codice segreto è un’occasione per costruire contenuti esclusivi, legati alla conoscenza condivisa con la community. Gli indizi possono rimandare a momenti personali, riferimenti nascosti o curiosità da veri fan.
Per i brand, invece, si apre il campo al marketing esperienziale: si può immaginare un prodotto lanciato con indizi diffusi tra post, newsletter, QR code o persino in-store. Ogni contenuto diventa un tassello di una narrazione più ampia, in cui si prova a risucchiare l’utente .
Non è ancora chiaro se la funzione sarà rilasciata su larga scala, ma l’interesse generato dai primi test suggerisce che potrebbe entrare a far parte stabilmente dell’esperienza utente.
In un panorama social sempre più affollato, dove l’attenzione è il bene più raro, trasformare un contenuto in una sfida da risolvere potrebbe essere una delle leve più intelligenti per distinguersi. Perché oggi, più che mai, il marketing è tutto.