25.000 metri quadrati, l’equivalente di 4 campi da calcio, 3 chilometri di scaffali. Potrebbero bastare questi numeri per dire molto di quel che diremo nel corso di questo articolo tutto dedicato alla scommessa che Amazon.it lancia nel nostro paese e che si è materializzata in un enorme centro logistico tutto dedicato a stoccare, gestire, spedire le merci che il più grande retailer on line vende ai clienti italiani. Un numero molto grande, più grande delle previsioni se è vero che la società è di Seattle è sbarcata meno di un anno fa sullo scenario nazionale e che a distanza di meno di 12 mesi compie un investimento di questa portata.
il nuovo Centro di distribuzione Amazon di Castel San Giovanni (Piacenza) è appena nato ma può già essere considerato un esempio dell’eccellenza nel campo della logistica in Italia e non solo. come hanno raccontato alla stampa Diego Piacentini Senior Vice President International (ufficiosamente braccio destro di Jeff Bezos, mente e fondatore di Amazon), Martin Angioni, Country Manager Amazon Italia e Stefano Perego, General Manager Amazon Logistica Italia nel corso di un affollatissimo incontro cui Macitynet ha partecipato in mattinata.
«La costruzione del polo logistico in Italia non era prevista a budget per il 201» ha spiegato Piacentini- Il team di dirigenti non lo ha espressamente dichiarato, come Apple anche Amazon non comunica mai numeri, ma la crescita del portale nostrano e delle vendite generate dagli utenti italiani evidentemente hanno superato anche le previsioni interne di Amazon.
Il dirigente ha poi offerto qualche ulteriore dettaglio sulla genesi del progetto: “Nel mese di aprile è stata presa la decisione di costruire questo centro di distribuzione e nel mese di settembre è entrato in funzione”. Fa un certo effetto apprendere che uno stabilimento di queste dimensioni è passato dalla fase di progetto all’operatività quasi completa nel giro di 5 mesi. Sembra un puro miracolo come di quelli possibili solo negli Stati Uniti ma Piacentini smentisce: «Non è vero che in Italia le cose non si possono fare velocemente. Bastano solo le persone giuste, al posto giusto per avere efficienza ai massimi livelli».
La scelta di inaugurare proprio qui a Castel San Giovanni non è ovviamente casuale. Nelle prospezioni di Amazon la zona è stata individuata per la disponibilità di un polo logistico già esistente ma anche per la volontà e la disponibilità dell’amministrazione locale, desiderosa di portare nuove realtà e nuovi posti di lavoro, infine per la disponibilità nel bacino di persone giovani e dal profilo idoneo per la selezione di Amazon. La posizione geografica, le infrastrutture e i collegamenti disponibili hanno comunque una importanza decisiva per l’unica e più importante missioni di Amazon, vale a dire soddisfare il cliente. Da qui la merce che viene spedita dal nuovo centro di distribuzione di Amazon può raggiungere il 70% della domanda dei clienti italiani nel giro di 3-4 ore. L’acquisto con Amazon parte con un click del cliente sul sito web: in un istante il sistema integrato si prende carico dell’ordine e inizia immediatamente il reperimento dei prodotti, l’accorpamento dell’ordine se contiene più prodotti e poco dopo la fase di spedizione, anche questa ottimizzata per ridurre i viaggi dei trasportatori, ridurre i costi di spedizione e allo stesso tempo ridurre il consumo di carburante, l’inquinamento e così via. Efficienza a braccetto dell’ecosostenibilità.
“Ci fa molto piacere annunciare oggi questo importante passo a meno di un anno dall’apertura del sito internet italiano – ha dichiarato Diego Piacentini – Grazie al positivo riscontro ottenuto dai clienti italiani che hanno dimostrato di apprezzare la nostra offerta e servizi come Prime, che consente agli utenti di beneficiare della spedizione gratuita e di ricevere gli articoli entro due o tre giorni dall’ordine o, addirittura, in un solo giorno pagando un leggero sovrapprezzo. Da marzo a oggi abbiamo già assunto oltre 150 collaboratori e continuiamo a selezionare nuovi candidati per far fronte al picco stagionale della domanda nel quarto trimestre. Ci aspettiamo di superare la soglia dei 350 prima di Natale. Le posizioni aperte, sia a tempo indeterminato che stagionali, sono diverse centinaia e si riferiscono a ruoli che vanno dal management al ricevimento, confezionamento e spedizione della merce”.
Il sistema creato a Castel San Giovanni è anche un colosso ecosostenibile. L’immensa superficie piatta dei capannoni è praticamente ricoperta da un immenso impianto fotovoltaico in grado di produrre energia sufficiente per il fabbisogno di circa 1.000 famiglie, molta più energia di quanta ne consuma.
Non sono mancate domande un po’ scomode per i dirigenti del colosso dell’e-commerce.
La prima riguarda la legge che impedisce di applicare sconti superiori al 15% sul prezzo di copertina dei libri, secondo alcuni voluta proprio contro Amazon e gli altri colossi del web per evitare di soffocare le librerie tradizionali. «La legge mi sembra sia nata prima dell’ingresso di Amazon in Italia» ha risposto Piacentini spiegando poi che il prezzo o lo sconto non sono tutto: «Certo per la vendita online il prezzo è importante ma non è l’unico fattore. Nel caso di Amazon conta anche la qualità del servizio e la dimensione della scelta: noi possiamo offrire oltre 2 milioni di libri in pronta consegna».
Il concetto di qualità e di servizio al cliente in Amazon è portato ai massimi livelli, sicuramente un fattore determinante nel successo planetario dell’e-tailer per definizione quale Amazon è. Per comprendere questo concetto il braccio destro di Bezos offre un esempio molto interessante: «Per noi la qualità del servizio non è solo rendere facile la scelta e consegnare al cliente il più velocemente possibile. La qualità del servizio è anche la possibilità concessa al cliente di poter cambiare sempre e comunque la propria idea: su Amazon basta un click per comunicarci che il prodotto, per qualsiasi ragione, non è di gradimento del cliente. Tutto quello che occorre fare è un click su Ritiro del prodotto e noi mandiamo un corriere per la presa». Senza domande e senza attese. Oltre agli impressionanti numeri sulle dimensioni, la superficie i chilometri di scaffali Stefano Perego, General Manager Amazon Logistica Italia ha accompagnato i giornalisti in una visita del centro logistico spiegando il suo rapporto con Amazon e soprattutto il meccanismo a orologeria che ha permesso ad Amazon di diventare un esempio nel campo della gestione e della movimentazione dei prodotti. «Ho conosciuto Amazon come cliente quando lavoravo e vivevo in Regno Unito: per me Amazon è sempre stata un po’ come Babbo Natale». Dopo aver sentito per anni definire Amazon come una marea, come un piattaforma, la definizione di Stefano è senza dubbio quella più simpatica e originale. «Io ordinavo i miei prodotti online e il giorno dopo arrivavano a casa»: occorre tenere presente che la spiegazione di Stefano dà per scontata l’efficienza dei trasporti e dei corrieri d’Oltre Manica, in ogni caso Amazon è davvero un po’ come Babbo Natale e possiamo dirlo personalmente; in questo preciso istante, il corriere è arrivato a casa di chi scrive con 4 copie della biografia di Steve Jobs: non è festa ma quasi.
E a questo proposito: nel tour guidato nel centro Logistico abbiamo osservato bancali e bancali della biografia di Steve Jobs (foto qui a fianco, uno di questi), la domanda per Stefano è obbligatorio per l’inviato di Macitynet. Il dirigente di Amazon lavora da sempre nella logistica ma non può non nascondere un pizzico di stupore: “Questo libro è incredibile: non fa in tempo ad arrivare l’approvvigionamento che le scorte sono finite. Qui abbiamo centinaia di migliaia di prodotti: il libro di Jobs è richiestissimo e fà storia a sé”. Come Apple anche Amazon non comunica mai i numeri in dettaglio ma il volume del traffico generato dal libro di Isaacson su Jobs è impressionante. Durante il tour del centro logistico ancora non sapevamo che il corriere stava per consegnare anche al nostro domicilio, gardacaso un ordine da Amazon: la visione di decine di bancali con centinaia e centinaia di copie della biografia di Jobs ci ha inquietati per diverse ore.
Quando arrivano i Kindle in Italia? Non si sa, ma è probabile che sia presto
Molti dei giornalisti presenti all’evento utilizzano da tempo un Kindle per leggere gli ebook acquistati su Amazon.com: non si tratta di una eccezione ma senza dubbio si tratta di una platea particolare. La curiosità era palpabile sul Kindle Fire, il nuovo tablet touch a colori dal prezzo abbordabile e sugli altri nuovi Kindle presentati qualche settimana fa: i nuovi Kindle hanno brillato nell’evento di oggi per la loro assenza. Obbligatoria la domanda di rito: quando gli ebook reader evoluti e il Kindle Fire saranno lanciati anche in Italia? L’intero team di manager di Amazon ha rifiutato di rispondere con una data precisa: “In USA abbiamo presentato i nuovi modelli, in Francia il Kindle è stato lanciato due settimane fa – ha spiegato Martin Angioni, Country Manager Amazon Italia concludendo – E’ ovvio che è in corso un roll-out internazionale. Più di questo non possiamo rivelare”.
Meno di un anno fa è nata Amazon.it: a settembre ha iniziato a funzionare il primo immenso ed efficientissimo centro logistico nel nostro Paese. La presenza online è più che consolidata e ora Amazon dispone di un poderoso magazzino prodotti per ricezione, stoccaggio e spedizioni. I tempi sono maturi per varare una sezione del negozio online dedicata ai libri digitali e per stipare migliaia di Kindle a Castel San Givanni, pronti per essere spediti nelle mani dei clienti nel giro di 3-4 ore. E’ solo una supposizione di chi scrive ma non ci stupiremmo molto se la rivoluzione della lettura digitale in formato e-ink e i Kindle arrivassero in Italia in tempo per finire nel sacco di Babbo Natale.