Il governo spagnolo ha presentato una proposta di legge che obbligherebbe piattaforme social e influencer con un largo seguito a pubblicare correzioni su informazioni false o dannose.
Obiettivo della norma è rendere più difficile per i “mentitori di professione” «diffondere fake news ogni giorno», ha dichiarato il ministro della Giustizia Felix Bolano.
Il disegno di legge dovrebbe sostituire normative che risalgono al 1984 ed è pensato per gli utenti internet che hanno più di 100.000 follower su una singola piattaforma o un 200.000 tra più piattaforme; organi di informazione e piattaforme devono predisporre meccanismi per facilitare il diritto dei cittadini a chiedere la pubblica correzione di informazioni false o inesatte che possono arrecare loro danni.
Le richieste di correzione non dovranno essere più indirizzate al responsabile di una testata, essendo complicato individuare con esattezza questo ruolo per molti “pseudo-media”, ha spiegato Felix Bolanos nell’ambito di una conferenza stampa.
El Pais riferisce che il via libera al disegno di legge è arrivato martedì durante il consiglio dei ministri. Alcuni utenti particolarmente seguiti online, grazie alla pubblicazione di contenuti falsi o bufale hanno costruito una fama social poi sfociata in altri ambiti. El Pais cita l’esempio di Alvise Pérez, eurodeputato eletto col suo partito Se acabò la fiesta, che “ha ottenuto 800mila voti alle elezioni europee grazie, tra le altre cose, alla diffusione dei suoi messaggi su un canale Telegram”.
In Europa, la Commissione europea ha recentemente annunciato l’istituzione di sei nuovi hub parte dell’Osservatorio europeo dei media digitali (Edmo), progetto che sostiene la comunità indipendente che lavora per combattere la disinformazione piattaforma indipendente per i verificatori di fatti, i ricercatori accademici e altre parti interessate che contribuiscono ad affrontare la disinformazione in Europa.