Si tratta di una versione anteprima e sperimentale, ma il nuovo modello di Intelligenza Atificiale Gemini 2.0 di Google è già disponibile, come sempre a partire dagli USA e solo in inglese: supera le funzioni dei chatbot tradizionali, integrando direttamente la generazione di immagini e audio.
Gli obiettivi dichiarati dalla multinazionale di Mountain View sono due: il primo è quello di implementare Gemini 2.0 in tutti i servizi e gli strumenti Google. Il secondo obiettivo è gettare le fondamenta per gli agenti AI, assistenti virtuali in grado di eseguire compiti complessi in autonomia.
Più precisamente Google ha rilasciato Gemini 2.0 Flash in versione anteprima sperimentale. Pur trattandosi di una versione compatta è in grado di erogare le prestazioni dell’attuale modello Pro, il tutto con costi minori e maggiore efficienza.
Una volta completati i lavori, Gemini 2 verrà implementato nelle AI Overviews, le anteprime sintetiche nella ricerche Google. Oltre al chatbot e all’app omonimi, Gemini 2 alimenterà anche le funzioni AI in Google Workspace e altri servizi.
In contemporanea con Gemini 2.0 Google introduce le sue prime versioni di agenti AI in fase di sviluppo. Tra questi Project Mariner, una estensione di Chrome che usa il browser al posto dell’utente.
Invece Project Jules è un agente AI dedicato agli sviluppatori, specializzato nell’individuare e risolvere bug software. Un altro agente AI sperimentale di Google osserva ciò che avviene sullo schermo per aiutare l’utente nei videogiochi.
Le altre versioni di Gemini 2.0 saranno rilasciate nel corso del 2025, l’anno che secondo tutti gli esperti di Intelligenza Artificiale segnerà l’arrivo in grande stile degli agenti AI.
La corsa per dominare AI è in pieno svolgimento, non solo sui computer, ma anche nei tribunali; in USA Google preme perché le autorità blocchino l’accordo tra Microsoft e OpenAI.
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